Da Johannesburg la strada verso Nelspruit e il Kruger è ottima. Partendo verso le 10 dall' aereoporto arriviamo a Skukuza prima della chiusura (ore 18) non ostante una lunga deviazione per visitare la zona meridionale del parco.

L'itinerario nel Parco Kruger: entrati da Malelene Gate, al confine meridionale. La sera raggiungiamo il campo Skukuza. Il giorno successivo (2 aprile) andiamo al campo Olifants, dove passiamo 2 notti e da cui facciamo una escursione a piedi con guida al mattino e una il pomeriggio. Il 4 aprile raggiungiamo il confine nord, sul fiume Limpopo e poi pernottiamo al campo Punda Maria.  Tutti gli spostamenti con molte deviazioni su strade secondarie non asfaltate, ma sempre molto buone.Il giorno successivo usciamo dal parco da Punda Maria e puntiamo verso Sud.

In tutti i campi del Kruger è obbligatorio prenotare il pernottamento (internet  sul sito ufficiale dei parchi nazionali del Sud Africa -  http://www.sanparks.org/parks/kruger/ ).

 

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Il primo elefante incontrato ci emoziona molto, poi ci faremo l'abitudine. Il parco è pieno di elefanti.

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Si intuisce l'abbondanza degli elefanti dalla quantità di cacche enormi lungo le strade. in alcuni tratti la strada sembra una stalla. 

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Come gli elefanti anche le giraffe ignorano la presenza delle automobili.

I facoceri sono gli animali più simpatici: bruttini ma divertentissimi quando corrono tutti in fila, genitori e figli. Spesso correndo tengono il codino sollevato come una bandiera e nell'erba alta spesso si vedono solo le code.

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Oltre che simpatici hanno anche un ottimo sapore

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Per onorare la sua cattiva fama questa iena assume un atteggiamento cupo

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Gli impala sono numerosissimi ed eleganti. Nelle ore più calde si radunano in gruppi all'ombra

 

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.. non rinunciando a un assaggio di quelle foglie appetitose

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I cercopitechi sono comunissimi, girano anche per i campi infischiandosi dei recinti, rovistano nella spazzatura e pare che riescano anche ad aprire i frigoriferi.

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Sei pieno di pulci!  stai fermo che ti disinfesto.

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I bufali sono considerati gli animali più pericolosi e aggressivi. A vederli così non sembra proprio, comunque per fortuna con si può scendere dalla macchina per provare!

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I bufali visti di fronte ricordano Oscar Wilde, e la sua pettinatura con la riga in mezzo

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Gli storni metallici sono comuni e di tanti tipi diversi

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Elefante scostumato, dopo aver fatto la cacca esibisce la sua mascolinità

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Il tucano a becco rosso ha sempre un'aria da impiccione

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Questa è l'Aquila marziale, anche se ha un'aria un po' imbambolata.

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Questi storni hanno l'aria da pazzo, con quegli occhi sgranati, ma i colori del piumaggio sono splendidi

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Sono sfacciati e avidi

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e curiossissimi, disposti ad assaggiare qualunque cosa

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Anche questo tizio dal sedere basso, un tucano a becco giallo, è molto curioso ma ha l'aria malevola

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è misterioso come facciano a piluccare le foglie tenere in mezzo a spine fitte e acutissime

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ma non si può dire che abbiano un'aria molto furba

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Le pozze attirano sempre gli assetati, anche se in questa stagione (è appena finita la stagione delle piogge) gli animali sono più dispersi

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I nyala (questa è una femmina) hanno un mantello molto elegante.....

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.... e dall'aria tronfia sembra che ne siano consapevoli

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I waterbuck (cobo), con il loro anello bianco che inquadra le vergogne. Questo è un cucciolo ..

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E questo il maschio

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Davvero imponente  e fiero.

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Gli Gnu sono più tozzi e sgraziati, ma il mantello in pieno sole è bellissimo

 

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Questi sono gli Gnu blu (non tanto blu). Esistono anche gli Gnu neri, ma non li abbiamo visti

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I bucorvi in genere vanno a coppie e hanno un'aria un po' da stupidi pieni di sé.

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Il fiume Olifant

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Qui per attraversare il fiume Olifant c'è un ponte in cemento con la carreggiata quasi a filo dell'acqua e un cartello avverte: "quando il ponte è sommerso non passateci"

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il fiume visto dal ponte

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ancora impala, sono onnipresenti, isolati

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 o a gruppi al riparo tra i cespugli

 

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Il fiume Olifant visto dal campo Olifant, che ha un terrazzo panoramico spettacoloso. Si sta preparando un temporale

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Gli elefanti si dividono in due categorie: l'elefante-quando-tu-sei-in-macchina e l'elefante-quando-tu-sei-a-piedi.

Il primo è un amabile pupazzone di gomma-piuma, che si muove con aria dinoccolata.

Il secondo è un animale enorme, nervoso,  pesantissimo e con delle zanne enormi. 

Questo quando ci ha visto,  che andavamo a piedi con la guida, ci ha guardato con sospetto e poi ci ha preso in antipatia, si è innervosito e ha cominciato a puntarci.

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La guida ha cominciato a preoccuparsi  dicendo: "Camminate svelti, Più Svelti, PIU' SVELTI" e ha cercato di scoraggiare l'elefante strillando e sventolando il cappello. Quando quello ha cominciato a caricare ha sparato un colpo di fucile in aria e questo ha scoraggiato l'amico, che però ha continuato a lungo a guardarci sospettoso.

Pare che fosse in calore e non soddisfatto

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Iena satolla, ha la pancia così piena che respira affannosamente, è stesa sul bordo della strada senza la forza di muoversi

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Questo signore distinto è un kori bustard, un uccellone grosso come un tacchino

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Struzzo maschio. Il primo ci emoziona, poi dopo aver visto i grandi allevamenti di struzzi nel Karoo e averne gustato le carni li considereremo come dei grossi polli.

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Le leonesse si mimetizzano alla perfezione nell'erba: questa era sul bordo della strada e la abbiamo vista per puro caso

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Chissà se sta meditando di sbafarsi questo tenero puledrino di zebra

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In questa specie di zebra (Zebra di Burchell) sono ben evidenti le strie fantasma, ombre scure nelle bande chiare

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Questa mi ricorda l'onorevole Letizia Moratti

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Belle ciglia ma un po' ottusa (la giraffa, non la Moratti)

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Vista nell'insieme è davvero imponente. Quando corrono sembra che vadano al rallentatore

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Le faraone sono comunissime, belle e piene di spocchia

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Un bel maschio di impala

 

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Nei campi del Kruger abbiamo alloggiato in bungalow di questo tipo, comodi e con possibilità di cucinare e di fare barbecue, che qui si chiama braai

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Lo sciacallo è tenerissimo, chissà perchè è così  disprezzato

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Come nel caso degli elefanti anche i leoni, quando li incontri andando a piedi, fanno un'impressione molto diversa rispetto a quando sei in macchina: tu li vedi solo all'ultimo momento e loro, che ti hanno visto già da tempo, fanno brutti versi ringhianti

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Poi comincia a agitare la coda e tu, sotto sotto, vorresti essere altrove.

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Nella zona nord del Kruger, verso Punda Maria compaiono i Baobab

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Il Limpopo!  Era uno dei miei miti, ricordando il racconto di Kipling da "Storie Proprio Così" su come l'elefante ebbe la sua proboscide:  "......... andò al grande fiume Limpopo, verdastro e limaccioso .....

non mi ha deluso e qui incontriamo i primi ippopotami

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non li avevamo visti, ma poi abbiamo sentito uno sbuffo  e sono apparsi come giganteschi lumaconi

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La corteccia dei baobab è spesso lucida e quasi argentea. Anche se è senza foglie non è morto. Racconta la leggenda che un tempo il baobab, oltre a essere enorme e bellissimo era anche sempre ricco di foglie e per questo si credeva chissà che. Allora un qualche dio, o chi per lui,per punire l'orgoglio lo ha divelto da terra e lo ha piantato a testa in giù e quelle che vediamo sono in realtà le radici.

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Una bella cicogna col becco a sella variopinta  sta facendo il pediluvio

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e si rassetta il piumaggio (qui si vede bene la sella gialla sul bacco), mentre noi (in macchina!) la contempliamo tranquilli, quando.......

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Arriva dal bosco un branco di elefanti, alla fine saranno più di una ventina....

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la capa del branco scaccia a proboscidate la povera cicogna e tutti si mettono a sguazzare....

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e a succhiare acqua...

 

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... fino a che, soddisfatti, continuano la loro passeggiata. Più tardi li incontreremo ancora, ma la cicogna ha cercato  posti più tranquilli

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Nel campo di Punda Maria scorazzano i cercopitechi, rovesciando i secchi della spazzatura in cerca di oggetti interessanti o magari anche mangerecci

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Un ospite del nostro bungalow

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Un bell'avvoltoio grifone aspetta il pranzo

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Finalmente troviamo anche il leopardo, quasi invisibile (lo abbiamo visto solo perchè un signore gentile ci ha fermato, avvisandoci della presenza dell'animale ed è tornato indietro per mostrarci l'albero

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Un bel prato lungo il fiume è pieno di waterbuck

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sulla tempia dell'elefante, dietro  l'occhio, c'è la ghiandola temporale che secerne quando il maschio è in calore. Qui si vede bene la traccia scura della secrezione, che ha una funzione di segnale odoroso.

Il maschio con cui avevamo avuto una discussione produceva una secrezione abbondante

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Nella femmina la ghiandola non è visibile

 

 

 

 

 

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Belle erosioni nelle roccia rossa

 

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