31 marzo

Colazione a Cordoba nel bar vicino all'albergo, con mezza ciriola tostata e pomodoro, tipico di qui.


Piove un pochino. Lasciata Cordoba raggiungiamo Osuna. questa è l'università, in un palazzo cinquecentesco

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

 

visitamo la chiesa della collegiata e l'annesso sepolcro dei Duchi di Osuna con visita guidata, il sepolcro è interessante, anche se il gusto è discutibile, ma trattandosi di un sepolcro....

 

chissà se questo è San Girolamo, visto il leone, ma che c'entra il cappello rosso?

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

la centauressa bionda e popputa è simpatica e interessante per la assenza delle zampe anteriori, il che è corretto da un punto di vista di anatomia comparata, dal momento che i mammiferi hanno quattro arti e non sei come normalmente vengono rappresentati i centauri, con quattro zampe e due braccia.

in questo caso però l'equilibrio è precario e la centauressa si regge alla cornice per non cadere a faccia avanti.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

l'esibizione di ricchezza e lo sfarzo...

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

....hanno certamente la meglio sulla pietà che dovrebbe ispirare un sepolcro, ma ricordiamo che i Duchi di Osuna furono tra i casati nobiliari più ricchi e potenti di Spagna

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

il caro estinto saluta con la manina.

direi che l'anatomia non era il forte dell'artista, oppure che il caro estinto era proprio mostruoso.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

madonna con abiti sfarzosi e il solito rosario.

Curioso il bambinello con la gorgiera pieghettata.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Finita la visita a Osuna raggiungiamo Siviglia

Alloggiamo all'Hotel Ribera de Triana, enorme, in posizione comoda, sul fiume, a 20 minuti a piedi dal centro.

 

La celebre cattedrale è enorme, ma decisamente poco interessante.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Visitiamo l'Alcazar, molto bello e interessante, misto di architettura moresca e cristiana. Le parti moresche sono a mio parere più belle.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

anche se spesso sovraccariche di stucchi

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

e rivestimenti ceramici

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

comunque spesso molto eleganti

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

la forma degli archi moreschi è molto bella

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Il quadro della Virgen de los Navigantes, ispirato alla scoperta dell'America, pare raffiguri tra gli altri Colmbo, Vespucci e i fratelli Pinzon.

Questa parte dell'Alcazar era inclusa nella Casa de la Contractacion, sede degli uffici che controllavano tutto il traffico con le Americhe

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

nei saloni di Carlo V si vedono dei bellissimi rivestimenti in mattonelle di ceramica

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

coloratissimi e con particolari molto simpatici

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

un salone ospita gigantesche tappezzerie di ispirazione geografica

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

la salita di 90 metri alla torre della Giralda, non è faticosa grazie a una lunga serie di rampe inclinate, ma l'affollamento di turisti è davvero eccessivo: arrivati in cima è quasi impossibile affacciarsi per vedere il panorama.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Dall'alto della torre c'è una bella vista sulla città e soprattutto sui tetti della cattedrale.

 

 

Rientrati albergo andiamo a fare il bucato in comodissima lavanderia a circa 10 minuti dall'albergo. Poi a cena in un ristorante di fronte all'hotel, pesce buono e abbondante insalata, 35 euro in due con un bicchiere di vino.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

1 aprile.
Colazione a Siviglia con pane tostato nel bar-ristorante vicino all' albergo dove abbiam cenato, poi escursione a Carmona, cittadina abbastanza bella e tranquilla. Arrivando trovo una piazzetta con parcheggio apparentemente pieno ma un tizio con gilet fluorescente e scritta polizia urbana mi fa parcheggiare in modo da ostruire il passaggio a tutti, poi ci ripensa e mi fa spostare in un posto anche peggiore, alla fine mi dice di andare al parcheggio coperto. Credo che fosse lo scemo del paese. Lasciata l'auto al parcheggio coperto andiamo verso il centro storico. Entro in un negozio di scarpe per prendere un caffè, mi sembrava proprio un bar. Poi giro gradevole ma non straordinario. Piove un po' poi smette.

Carmona, la torre che sovrasta la Puerta de Sevilla, la porta fortificata che costituiva il principale accesso alla città (attualmente ospita l'ufficio turistico)

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Tisanuro Machilis sui muri dell'ufficio turistico

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

San Bartolomè

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

l'angolo maiolicato di un palazzo in stile Mudejar

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Iglesia del divino Salvador

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

in prossimità della settimana di pasqua si preparano le macchine processionali, enormi strutture in legno, metallo e gesso....

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

... che verranno trasportati a spalle dai felici fedeli

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Uno strano incontro stile anni '30 (forse stanno girando un film, almeno spero).

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

La Plaza de Abastos, sede del mercato cittadino, che purtroppo ora è chiuso.

come si vede il cielo è minaccioso...

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

....ma non mi sembra che ciò preoccupi il signore con cane.

Si mette a piovere e noi ci rifugiamo in attesa che spiova nell'ufficio turistico, sfruttandone anche i bagni accoglienti

 

Rientrati a Siviglia andiamo a spasso in centro, per il vecchio quartiere ebraico. Piove abbastanza. Troppa gente, tutto troppo turistico, città non entusiasmante. Andiamo a cena vicino all'albergo, dove avevamo fatto anche colazione. Insalata abbondante, ceci con spinaci (garbanzos con espinacas) e carne alla piastra, buono, servizio veloce, 23 euro in due.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Donana

 

2 aprile
Dopo aver litigato tutta la notte con i garbanzos sveglia alla 5.30 e partenza alle 6, notte fonda.

Facciamo colazione lungo la strada. Arrivati al centro visitatori di Donana a El Acebuche in anticipo, con un po' di nebbia. Partenza del tour alle 8.30 con furgone 4x4 pieno di studenti spagnoli, abbastanza tranquilli, si scatenano solo al ritorno.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

durante il giro si vedono cinghiali

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

cervi

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

daini

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

daini cui stanno crescendo le corna

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

insetti nella sabbia

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

fiori, questo è un erodium, parente dei gerani

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

c'è anche il modello colorato

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

una tartaruga microscopica.

Giro complessivamente non entusiasmante.

A causa della prolungata siccità tutte le zone umide sono completamente asciutte, quindi gli uccelli sono andati altrove.

Per raggiungere il parco naturale si attraversa la orribile cittadina balneare di Matalascanas, un vero obbrobrio di alberghi e condomini.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

 

Rientrati dall'escursione a Donana, alle 13 partenza per Ronda.

Troviamo una brutta fila sul raccordo stradale di Siviglia, poi strada tranquilla in bella campagna fino a Ronda, che è una cittadina molto bella divisa in due da una profonda gola attraversata da un ponte.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

la gola che divide in due la cittadina.

La parte antica è sulla sinistra

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

la campagna e gli interminabili uliveti visti dai bordi della gola

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

case a picco sul precipizio

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Ronda è una meta turistica affollatissima, ma le torme di turisti, quasi tutti orientali in preda ad attività compulsiva di scattare selfie, si concentrano sul ponte nuovo e sulla strada principale.

 

Invece la cittadina è molto attraente e merita davvero un giro nelle strade secondarie,

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

con molte belle costruzioni.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Spostandosi sulle strade del quartiere vecchio non si incontra nessuno e si trovano cose molto belle da vedere.

Questo è uno degli ingressi del Palacio de Mondragon

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Palacio de Mondragon. una casa moresca con un bellissimi giardini

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

con fontane e tanta tranquillità

le parti più antiche, di costruzione moresca, risalgono al '300.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

la chiesa di Santa Maria la Mayor

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

All'interno della chiesa Cristo e la Madonna in costumi improbabili.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

leggiamo nella guida che nella chiesa, che anticamente era una moschea, c'è un arco con iscrizioni e ornamenti arabi che dava ingresso alla mihrab, la nicchia per le preghiere.

Dopo aver a lungo cercato invano l'arco scopriamo che si può vedere soltanto grazie ad uno specchio

L'iscrizione araba nello specchio

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Il portico da cui i fedeli ricchi assistevano alle processioni

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Una stradina scoscesa che porta verso il fondo della gola

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Lungo la discesa la facciata del palazzo del Marchese di Salvatierra.

Delle figure umane sulla facciata i due maschietti fanno le linguacce, mentre le femminucce pudicamente si coprono le parti intime.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

oltre al ponte principale che unisce le due parti della cittadina attraversando la gola, ci sono altri due ponti, molto più in basso e più antichi

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

La stradina acciottolata che porta a uno dei ponti vecchi

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

La plaza de toros di Ronda è una delle più grandi e più antiche di tutta la Spagna

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Plaza de toros, l'ingresso per le autorità

Anche se a Ronda arrivano molti turisti, in quasi tutti i casi si tratta di escursioni giornaliere: arrivano in mattinata e ripartono dopo pranzo, quindi nel tardo pomeriggio in giro non c'è nessuno e quasi tutti i ristoranti la sera sono chiusi, tranne che nel fine settimana.

 

Noi pernottiamo all'hotel Maestranza. Cena in un ristorante accanto all'hotel, visto che tutti gli altri sono chiusi

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

3 aprile
Colazione in albergo e poi partiamo verso Fuente de Piedra, una zona umida di interesse naturalistico.

All'arrivo, dopo qualche avventura dovuta ad incomprensione tra il navigatore del telefonino (per altro validissimo) e strade appena costruite, incontriamo l'amico Nacho e il padre, che ci faranno da guida qui e al Torcal de Antequera.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Fuente de Piedra è un bel posto piacevole, con molti uccelli.

Ci sono molti fenicotteri...

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

....e cavalieri d'Italia

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

....che passeggiano cercando qualche manicaretto

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Tante tartarughe...

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

....che si affannano tentando di accoppiarsi.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Due maschi cercano di montare una femmina, più grande di loro...

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

...e uno dei due cade rovinosamente a pancia all'aria.

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Ci trasferiamo al Torcal de Antequera.

Per problemi di ristrutturazione del parcheggio che è alla fine della strada, dobbiamo lasciare le auto, nostra e di Nacho, più in basso e poi prendere un efficientissmo bus navetta che ci porta al piazzalte da cui iniziano i sentieri da percorrere a piedi.

 

Un asfodelo vicino al parcheggio

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

una centaurea

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Hyacinthoides non-scripta

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

 

 

Il Torcal è un altopiano con un labirinto di grandi rocce calcaree bianche.

Facciamo un giro a piedi di circa 2 ore in un ambiente spettacolare,

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

c'è un sentiero segnato che serpeggia tra le rocce, credo che senza il sentiero ci si perderebbe vagando per ore

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

rocce lavorate in mille modi dall'erosione

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

solcate dall'acqua

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

il sentiero passa in stretti cunicoli tra le rocce, da cui emergono Paola e Nacho

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

una lumaca dal guscio appiattito

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

secondo Nacho è adattata a vivere nelle strette fessure dei massi di calcare

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

questa sembra una pila di frittelle

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

frittelle inclinate

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

Con Nacho e il padre

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

tra le rocce si ncontrano bei fiori, questa è una orobanche? Probabilmente Orobanche ramosa, oppure reuteriana una pianta parassita

Clicca sulla foto per vederla ingrandita

e questa una paronichia, parente dei garofani

Clicca sulla foto per vederla ingrandita