note

Organizzazione del viaggio
Per organizzare il viaggio ci siamo rivolti ad una agenzia trovata su internet, CM Viaggi, in particolare al Sig. Filippo Mariani, che ci ha consigliato un itinerario ed ha provveduto a prenotare gli alberghi ad Amman, Wadi Musa (Petra) e il campo Beit Ali a Wadi Rum, oltre che a prenotare l'auto in affitto e a provvedere al trasferimento dall'aereoporto ad Amman, sia in arrivo che in partenza. Il tutto è stato eseguito con grande professionalità e cortesia. Prima della partenza abbiamo anche ricevuto una esauriente documentazione, comprensiva anche di ricette di cucina medio-orientale. Gli alloggi prenotati sono stati più che soddisfacenti: Al Fanar ad Amman, Petra Panorama a Wadi Musa e il campo Beit Ali a Wadi Rum. L'auto in affitto, una ottima Kia con cambio automatico ci è stata consegnata in albergo ad Amman, dove la abbiamo anche restituita, il tutto con pochissime formalità. Abbiamo modificato l'itinerario consigliato riducendo tra l'altro di una notte il pernottamento ad Amman ed aggiungendo un pernottamento a Karak (in un hotel non certo all'altezza degli altri, il Cairwan Hotel, ma a Karak non si trova di meglio). Il cambiamento di itinerario chi ha concesso il tempo di visitare con calma la riserva di Dana, un vero gioello, oltre che di percorrere la strada tra il Mar Morto e Karak, veramente bella. Credo che la scelta sia stata positiva.

Voli: Abbiamo utilizzato il volo diretto Roma-Amman delle Royal Jordanian Airway, economico e ottimo.

Il Paese
Abbiamo avuto l'impressione di un Paese tranquillo, senza visibili problemi derivanti dalla posizione geografica delicata. La gente è cordiale e disponibile, anche se il problema della lingua si fa sentire: a parte gli addetti ad attività turistiche è molto difficile trovare qualcuno che comprenda l'inglese.
La valuta Giordana è il Dinar che al momento del nostro viaggio valeva circa 1.1 Euro. Le carte di credito vengono in genere accettate negli hotel e nelle strutture turistiche importanti. Abbiamo cambiato Euro all'aereoporto di Amman, dove abbiamo anche rivenduto i Dinar avanzati. Ad Aqaba abbiamo ritirato con facilità valuta da uno sportello automatico. Alcuni distributori di benzina sulla desert Highway accettano carte di credito mentre altrove si accettano soltanto contanti.Il paese è in genere molto sporco: i sacchetti e le bottiglie di plastica sono ovunque, spazzatura abbandonata in ogni angolo, gabinetti pubblici quasi inesistenti e dove presenti sporchi e maleodoranti.

Cibo
La cucina è ottima e varia ed è inoltre facile trovare lungo le strade bancarelle che vendono ottima frutta. Per cenare abbiamo speso in genere circa 10 Dinar a testa.

Guida e traffico
Al di fuori delle città il traffico è modesto e le strade discrete. Nelle città e ad Amman in particolare il traffico è caotico ed è molto difficile districarsi, visto che le targhe con i nomi delle strade sono scritte solo in arabo ed è impossibile chiedere informazioni alla polizia o ai passanti per motivi di lingua. Dopo esserci smarriti ad Amman il primo giorno (siamo riusciti a tornare in albergo soltanto assumendo un tassista che ci ha fatto da battistrada), abbiamo chiesto al noleggiatore dell'auto un navigatore GPS. Il navigatore è stato di qualche utilità (ma non certo indispensabile) fuori delle città, ma del tutto inutile ad Amman o a Madaba, visto che i nomi delle strade sul navigatore non coincidevano con quelli delle mappe o quanto meno erano scritti diversamente. Ho il sospetto che i nomi delle strade vengano cambiati, forse in seguito alla nascita di un nuovo principino: tutti i principi e le principesse hanno nomi simili e, credo, ognuno ha diritto al una strada intitolata. Forse si stila una specie di graduatoria e un principe vecchio viene declassato in seguita oalla nascita di un nuovo erede... chissà? Una ulteriore causa di difficoltà per il GPS è data dal fatto che nella periferia di Amman sono in costruzuione nuove strade e nuovi svincoli e raccordi, quindi il navigatore pigolava continuamente avvertimenti allarmanti perdendo (lui e noi) la testa.
Un discorso a parte merita la Desert Highway, l'autostrada che attraversa il paese da nord a sud. In vicinanza di Amman la strada è buona, spesso con spartitraffico e fondo stradale buono; verso sud scompare lo spartitraffico, il fondo è spesso disastroso, tanto da rendere faticosa la guida, gli attraversamenti sono frequenti e si incontrano pedoni, capre, asini e dromedari vaganti. I camionisti viaggiano sulla corsia che più gli piace e non esitano a cambiare corsia o a fare inversioni di marcia. La highway attraversa spesso centri abitati, pieni di negozi, bancarelle, pedoni, polli e venditori di benzina in taniche (di contrabbando dall'Arabia Saudita?). E' necessaria la massima attenzione e la guida non è riposante.
Su tutte le strade vigono limiti di velocità, in genere ben segnalati, le pattuglie di polizia stradale sono frequenti e, pare, molto severe.

L'ultima serata, ad Amman, abbiamo avuto l'ultima avventura di traffico. Non avendo il coraggio di affrontare il caos del centro in auto, abbiamo preso un taxi dall'albergo, chiedendo di essere portati in centro, al ristorante Hashem, Al Amir Mohammed Street, famoso e citato in tutte le guide. Il tassista, un ragazzotto con la faccia bovina non conosce il locale nè i nomi delle strade  e non  parla  una  parola  di  inglese, quindi telefona continuamente ad amici per soccorso e a una tizia per fare da interprete. Dopo aver chiesto aiuto anche a passanti finalmente arriviamo e lui si illumina: ecco dove volevate andare!  Passeggiatina in centro, che e'  uno dei posti piu'  brutti mai visti.  Il ristorante ha i tavolini su un vicoletto. servono hummus e le solite cose, buonissime, con the  alla menta, il tuto abbondante, spesi 5 dinar in due. Diversi clienti sia locali che stranieri. Pare che la famiglia reale venga a cena qui in incognito. Per il taxi 4 dinari per andare, 3 per tornare in albergo, con tassista anziano ed esperto. La notte non chiudiamo occhio, forse la cena era indigesta.

Affollamento e clima
Nella settimana in cui abbiamo viaggiato, precedente alla Pasqua, l'affollamento di turisti era ragionevolemente moderato. Soltanto nelle località più famose, come Petra, le ore di punta erano affollate in modo fastidioso. A Jerash circolavano comitive di studenti Giordani in gita scolastica creando affollamento e confusione, ma questo è legato all'età. A Wadi Rum e a Dana non abbiamo incontrato quasi nessuno.

In Aprile il clima è meraviglioso: piacevolmente tiepide le giornate e fresche le serate.