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9 Aprile.

Siamo arrivati ad Amman ieri sera. Trasferiti all'Hotel Al Fanar, molto appariscente ma con diverse piccole pecche (stanze rumorose, moquette ondulata, prese elettriche difettose). Ci consegnano l'auto in affitto, una Kia Cerato con cambio automatico. Non osando affrontare il traffico della capitale decidiamo di cenare in Hotel. Ottima cena a buffet, con molta scelta. 10 Dinar a testa (circa 11 Euro). Al mattino partiamo verso il nord, per visitare Jerash, a circa 30 km da Amman.

 

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Jerash è l'antica Gerasa romana, che fiorì nei primi secoli dell'era volgare. Un complesso notevole, molto ben conservato (o restaurato?)

 

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Questa colonna, oltre al capitello, è ornata a foglie di acanto anche alla base.

 

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Tra i ruderi spuntano molti fiori

Questo è un asfodelo (Asphodelus fistulosus)

 

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Assomiglia molto alla nostra buglossa, questa è una Anchusa strigosa.

 

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Queste sembrano simili alla nostra erba viperina. Si tratta di Echium judaeum.

 

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Un geranio selvatico

 

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Gerasa era una delle città della Decapoli, un gruppo di dieci città di cultura greco-romana poste tra Giordania, Siria e Palestina, che si svilupparono tra il periodo Ellenistico e la espansione dell'Impero Romano

 

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Studentesse in visita scolastica

 

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ll Foro, la piazza principale

 

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Un cardo mariano Silybum marianum bianco

 

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Il cardo maximus, la strada principale che attraversa tutta la città

 

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Anche questa è una Anchusa

 

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Ajuga chamaepitys

Il Cardo maximus

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Infilata di colonne

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Le colonne consumate dal tempo diventano sculture

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Propilei del Tempio di Artemide

 

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Il giusquiamo dorato Hyoscyamus aureus

 

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Alcune colonne sono un po' traballanti: spingendole con le mani si nota una evidente oscillazione

Foglie di acanto nel vuoto

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Tempio di Artemide

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Il teatro

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Le gradinate viste dal basso

 

 

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Il materiale di cui sono fatte queste colonne viene eroso in modo irregolare, creando oggetti fantasiosi

 

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Non ci sono molti turisti stranieri, ma sono numerose le comitive di studenti, soprattutto studentesse, in gita scolastica. L'impressione è che abbiano atteggiamenti cretini come le nostre, solo che sono vestite diversamente, ma altrettando dotate di telefonini.

Paola, con il suo cappello peruviano policromo, rappresenta la maggiore attrattiva e tutte le ragazzette vogliono una foto. Tutte attaccano discorso ma sanno dire  soltanto "whatisyourname" e quando tu rispondi non sanno più cosa dire e fanno risatine.

 

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Ci sono due teatri, ambedue in buone condizioni.

Tra le attrattive di Jerash ci sono anche una specie di centurioni vestiti da antichi romani, o qualcosa del genere, che marciano al suono di una banda musicale beduina, con zampogne e tamburi.

Le studentesse ballano al suono della banda musicale

 

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Il Forum e la via principale, il Cardo maximus, sono veramente notevoli, visti dal Tempio di Zeus. Nella struttura delle città Romane la strada principale, Cardo Maximus, decorreva da nord a sud, incrociando ad angolo retto il Decumanus. A Gerace in realtà ci sono due decumani.

 

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Roughtail rock agama (Laudakia stellio)

 

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Fan-Fingered Gecko (Ptyodactylus guttatus). A differenza dai gechi nostrani questo ha le estremità delle dita dilatate a forma di ventaglio.

 

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Ci siamo trasferiti a Umm Qais, la antica Gadara. Siamo all'estremo nord della Giordania, al confine con le Alture del Golan (territorio Siriano occupato da Israele).

Le rovine di Gadara sono inserite in un vecchio villaggio ottomano, a suo tempo ben bombardato dagli Israeliani.

 

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Anche Gadara era una delle città della Decapoli

Il teatro è ben conservato

 

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Tra le rovine cresce abbondante la locale ortica (Urtica pilulifera), che produce questi frutti a pallina ed è decisamente molto urticante.

 

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Anche Umm Qais è meta di gite scolastiche e anche qui si esige una foto ricordo con la turista straniera dal bel cappellino.

Questa studentessa farà vedere la foto alle sue amichette, ma come si fa a riconoscerla?

Cerchiamo di raggiungere la strada che costeggia il Giordano ma incappiamo tre volte in posti di blocco, siamo vicini ai territori palestinesi e alla siria e i poliziotti, gentili, non parlano inglese e sembra che non sappiano leggere una carta stradale