Calendula arvensis. Composita.
Dal
latino calende, l’inizio del mese, per la continua rifioritura mensile.
Erbacea in genere bienne, 20-40 cm. Fiori giallo- arancioni. Prati e
bordi di strade, forma spesso fioriture abbondantissime. Coltivata e naturalizzata. La forma coltivata, C.
officinalis (due immagini in basso), ha capolini più grandi, spesso doppi, e di
arancione più intenso. La calendula sarebbe nata dalle lacrime che Venere versò piangendo per la morte dell'amato Adone. Indicata per piaghe e ferite, ulcere e gastriti, antidolorifica, antisettica, fungicida, antivirale, neutralizza le punture di insetti e meduse. |