Galanthus nivalis (Dal greco gala, latte e anthos, fiore di latte) - Amarillidacee. Bucaneve. Pianta perenne con bulbo. Fusti eretti leggermente striati. Foglie sottili e allungate. Fiori con 3 tepali esterni bianchi e 3 interni brevi e spesso bilobati, macchiati di verde. Uno dei primi fiori ad apparire nei boschi anche di montagna. Secondo una tradizione greca questo fiore sarebbe comparso sull'isola egea di Nikaria, dove Dedalo avrebbe sepolto Icaro, dopo il suo volo fatale. Da allora, al primo tepore primaverile, il vento piange la morte di Icaro, e le lacrime, a contatto con il suolo, generano il fiore. Secondo alcuni farmacologi questa pianta sarebbe la misteriosa erba Moly, che Ulisse utilizzò per difendersi dagli incantesimi di Circe e per ridare forma umana ai compagni trasformati in porci. Circe avrebbe usato erbe con azione anticolinergica, che provocavano allucinazioni e amnesia, come lo Stamonio. Il Galanthus, con azione anticolinesterasica dovuta alla galantamina, potrebbe funzionare come antidoto. Moly viene descritta da Omero come una pianta dai fiori bianchi come il latte e dalle radici nere, che solo gli Dei, onnipotenti, riescono a estrarre dal suolo.