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Il nostro giro alle Galapagos.
L'aereo ci ha portato da Guayaquil all'Isola di Baltra, subito a Nord di Santa Cruz. Da Santa Cruz abbiamo raggiunto Isabela dove abbiamo fatto escursioni a Los Tuneles, al vulcano Cerro Negro e agli isolotti Las Tintoreras e abbiamo visitato il centro di riproduzione delle tartarughe.
Tornati a Santa Cruz abbiamo fatto escursioni all'isola Seymour Nord, e all'Isola Plaza Sur, vicino alla costa occidentale di Santa Cruz, oltre a una puntata nell'interno per vedere tante tartarughe. |
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Progettando il viaggio in Ecuador avevo grandi perplessità sulle Galapagos: troppa gente, troppo famose, saranno certamente una delusione! Sbarcati dall'aereo nell'isola Baltra (South Seymour) veniamo subito infilati in un autobus (a pagamento) che ci porta all'imbarcadero per essere traghettati (a pagamento) all'isola di Santa Cruz, poi subito al porto per imbarcarci per Isabela, con una targhetta al collo con il nome della barca. Mi sono sentito perduto!
Le perplessità per fortuna cominciano a svanire quando, aspettando il traghetto, ci troviamo accolti da una nuvola di uccelli: Fregate appollaiate su fanali... |
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... pellicani che passeggiano tra le mangrovie con aria assorta.
La guida che ci accoglie è un ragazzino di dodici anni, sveglissimo, che ci smista tra autobus, barche e taxi fino al porto di Santa Cruz, da dove una barca veloce ci porta in circa due ore a Isabela, la maggiore delle isole.
In barca siamo pochissimi. |
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Puerto Villamil, capoluogo e in pratica unico abitato di Isabela, è un paesino con strade di terra battuta, con un porto microscopico formato da un solo pontile di legno. Raggiungiamo l'albergo, la Casa de Marita, che è un paradiso sulla spiaggia deserta.
Questa è la spiaggia |
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e questo è l'albergo.
Dalla nostra stanza, quella d'angolo a sinistra al primo piano, una scala porta direttamente sulla spiaggia. |
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Ormai siamo al tramonto, facciamo una passeggiata lungo la spiaggia fino al paese, che non è più affollato della spiaggia, strade di sabbia, qualche negozietto e bar-ristorante. |
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Tutti gli ospiti dell'albergo si affollano sulla spiaggia (sembrano 4 ospiti, ma una è Marita, la padrona).
Marita è peruviana e suo marito veneziano. L'albergo è eccellente e molto valido anche come ristorante: nel pomeriggio scegli il menu e l'orario, poi al momento giusto ti siedi a tavola e vieni servito in un momento di cose buonissime. |
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Al mattino la spiaggia si riempie... |
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... di bagnanti frenetici (Leone marino delle Galápagos, Zalophus wollebaeki).
Qualcuno preferisce la sabbia, |
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altri gli scogli |
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un maschio di fregata controlla i turisti |
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che sembrano ansiosi di dedicarsi a qualche attività sportiva impegnativa. |
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La prima escursione è Los Tuneles, una serie di archi naturali nella lava. Si raggiungono in barca in circa un'ora, con arrivo impegnativo per il pilota che deve superare una fascia di frangenti (l'onda in mare aperto è abbastanza alta). Planando sull'onda la barca raggiunge la zona protetta dagli scogli e poi va zigzagando tra i massi di lava nera.
Pare che nei giorni scorsi fosse impossible entrare, a causa di onde troppo alte. Il pilota dava la colpa al recente terremoto. |
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troviamo il posto già affollato di turisti, adulti..
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e anche bambini.
In barca, equipaggio compreso, siamo una decina. |
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Il pinguino delle Galapagos, Spheniscus mendiculus, è piuttosto piccolo ed è l'unico che vive in regioni equatoriali o tropicali |
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Gli archi (tuneles) sono antichi tunnel di lava erosi dal mare e in parte crollati. |
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Alcuni hanno l'aria pericolante |
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L'acqua non è limpidissima |
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ma comunque invita a un bagno. Ci dedichiamo a un bel giro con maschera e pinne (adesso si dice snorkeling) tra piccoli squali, innocui per fortuna, tanto pesce tra cui delle bellissime razze dorate e tartarughe |
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un bel giro a piedi sulle rocce |
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in un paesaggio strano. Questi cactus a candelabro, genere Jasminocereus, possono essere alti diversi metri |
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molto suggestivo |
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avvistiamo molte sule dai piedi azzurri, Piquero patas azules (Sula nebouxii), quasi sempre in coppie. |
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non hanno paura dell'uomo e a questo è dovuta la loro fama di uccelli un po' stupidi (il nome inglese della sula, booby, significa proprio tonto) |
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La femmina si riconosce per le pupille più grandi |
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Quando il maschio ha quest'aria torva sta covando pensieri lascivi |
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Tartaruga marina verde (Chelonia mydas agassizii) |
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Queste invece sono le sule di Nazca (Sula granti) |
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meno esibizioniste di quelle con i piedi blu. |
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Questo pellicano sguazza un po' tra le onde |
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e poi decide di sgranchirsi le ali |
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...qui ci sono troppe onde |
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con calma vola verso posti più tranquilli |
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le otarie disapprovano questo eccesso di attività |
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meglio rilassarsi un po' |
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ecco, così è meglio. |
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lei è stremata, lui si dà ancora un tono da conquistatore |
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Dopo l'escursione a Los Tuneles andiamo a fare una passeggiata verso il Centro de Crianza de Tortugas, dove allevano e studiano le tartarughe di specifiche popolazioni a rischio di estinzione.
Accanto al centro e lungo il sentiero che, in un paio di chilometri, lo collega al paese di Puerto Villamil ci sono una serie di lagune (Laguna Villamil) popolate di uccelli acquatici, soprattutto fenicotteri |
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Fenicottero rosso (Phoenicopterus ruber) di colore molto più intenso del fenicottero nostrano |
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si esibisce in una serie di controrsioni per grattarsi meglio |
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specchiandosi poi compiaciuto nell'acqua |
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Le tartarughe hanno un collo grinzoso da vecchia decrepita |
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e sempre un'aria malevola e maligna |
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e anche altezzosa |
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ogni tanto si fanno prendere dalla fretta |
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per poi crollare esauste |
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Molto più simpatica è la lucertola della lava (Microlophus albemariensis). Questo è un maschio |
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Il maschio ha una bella cresta da drago |
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la femmina invece, senza una cresta evidente ha una macchia rossastra sul collo |
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Passiflora foetida galapagoensis, una varietà di passiflora endemica delle isole |
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uno dei cactus più comuni, parente del fico d'india, Opuntia echius |
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Il Palo santo (Bursera graveolens), parente dell'incenso, è un albero abbastanza comune ma qui molto protetto.
I fumi liberati bruciando il legno o la resina vengono utilizzati per scopi curativi o magici, che vanno dalla eliminazione del malocchio alla cura di malattie respiratorie fino alla difesa contro insetti o vampiri (pipistrelli, non quelli della transilvania). |
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credo che sia il cotone di Darwin (Gossypium darwinii) |
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una bella pianta parente della malva |
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visto di profilo si vede bene che è un cotone, con le brattee dentellate |
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Parkinsonia aculeata, un parente dei fagioli. Le minute foglioline cadono nei periodi secchi per evitare la perdita di acqua e la fotosintesi viene svolta dai rami verdi e dai piccioli (per questo si chiama anche palo verde) |
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Altri stagni altri uccelli |
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Dove l'acqua è più profonda i fenicotteri fanno una figura da papere affogate |
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Questo è un tero real (Himantopus mexicanus), sembra il cavaliere d'italia, suo stretto parente (in Italia c'era un altro cavaliere, ora per fortuna non più, ma questa è un'altra storia) |
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Un patillo (Anas bahamensis galapagensis) |
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Narciso si specchia nell'acqua... quanto sei bello.. |
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meravigliosa grattata |
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Una gallinella acquatica Gallinula galeata |
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assomiglia abbastanza ad una folaga |
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riflessi di zampe stecchite e di stecchi. |
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ha un'espressione un po' melensa con quegli occhioni |
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Nella laguna e sulle sue sponde si vedono molte iguane marine, spinosissime. |
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forse quella più spinosa è un maschio e questa una femmina |
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maschi o femmine io sono più bello, vero? |
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Il giorno successivo facciamo una escursione nell'interno, al vulcano Sierra Negra.
In auto, passando per il villaggio di Santo Tomàs, si raggiunge l'inizio di un sentiero che in circa 8 chilometri, ma con poco dislivello, porta alla grandissima caldera, di oltre 9 chilometri di diametro
Quelle che sembrano strade sono in realtà fratture o solchi nella superficie della lava |
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Il vulcano è attivo, anche se in questo momento sta tranquillo |
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Lungo il sentiero si incontra questo bel fiore, endemico di qui, Darwiniothamnus tenuifolius |
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Un bel ragno ha fatto la sua tela proprio attraverso il sentiero, forse spera di catturare qualche turista. Credo che sia Gasteracantha cancriformis |
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la caldera è in alcune zone pianeggiante e in altre più accidentata |
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le dimensioni sono davvero incredibili, è una delle più grandi caldere del mondo |
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sui bordi si notano i segni delle attività recenti |
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le rocce lungo il sentiero sembrano appena solidificate |
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All'esterno della caldera principale il paesaggio è più tormentato. Le eruzioni più recenti sono state in questa zona |
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Il vulcano è attivo e l'ultima eruzione risale al 2005 |
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Mentre in tutte le altre escursioni siamo stati accompagnati da guide competenti e attentissime a prevenire ogni comportamento non adeguato, in questa gita le cose sono andate diversamente.
Eravamo tre gruppetti di turisti con tre guide che ci hanno ammonito a mantenere adeguata distanza tra i gruppi e a non uscire mai dal sentiero. |
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alla fine le tre guide facevano gruppo a se e i turisti andavano per conto proprio. Poi le guide si sono fermate mandandoci avanti.... ma non andate oltre quel cocuzzolo, mi raccomando! |
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invece le cose più belle erano proprio oltre, ma forse le guide avevano male ai piedi.
crateri aperti.. |
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crepacci nel terreno |
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forse la luna è un po' così |
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da qui la caldera si vede praticamente per intero |
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paesaggio impressionante |
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l'ingresso all'inferno |
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potrebbe essere Tournefortia pubescens, pianta endemica delle isole, parente della Borragine |
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Le antiche eruzioni hanno prodotto colate giunte fino al mare. |
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questi campi di lava sono alla periferia del paese di Puerto Villamil |
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Arriviamo in albergo dove un pellicano ci aspettava sulla spiaggia. |
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Avevo chiesto alla reception dell'albergo di usare il computer per vedere la posta, ma da dietro il computer è spuntato questo geco che ho subito catturato e invitato in camera per un ritratto e per mangiare le zanzare.
Lepidodactylus lugubris è un piccolo geco partenogenetico originario dell'asia e dell'oceania, introdotto dall'uomo nelle Galapagos come in molti altri paesi.
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Escursione a Tintoreras, isolotti vicinisimi a Puerto Villamil, ottimo posto sia per un bel bagno con maschera e pinne che per passeggiare e guardare animali. Tintoreras in spagnolo vuol dire squali
Il pellicano delle Galapagos è considerato una sottospecie del pellicano bruno, Pelecanus occidentalis urinator: Non so se faccia più pipì degli altri pellicani. |
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emersione rapida, il granchio per prudenza si allontana |
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Sembra un bagnante che barcollando sale sugli scogli dopo una nuotatina |
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mamma, papà e bambino tutti a prendere il sole |
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I pinguini sembrano non avere il collo, ma quando devono grattarsi sfoderano un collo da giraffa |
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decisamente affollato |
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Questi pinguini, a rischio di estinzione, vivono soprattutto sulle coste orientali di Isabela e della vicina Fernandina.
Si stima che sopravvivano attualmente circa 1500 esemplari, in seguito a una forte riduzione numerica che si è verificata negli anni '80 del XX secolo. Recentemente si assiste a una graduale ripresa.
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Vicino a Puerto Villamil una boa per ormeggio attira un'otaria |
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che la trova particolarmente riposante |
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la colorazione dei granchi va dall'arancio chiaro |
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al viola-nerastro |
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Perchè stare su delle rocce dure, appuntite e arroventate dal sole, quando c'è una bella panchina liscia all'ombra? |
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Le rocce sono spesso rivestite da uno strato bianco, che in un primo momento avevo scambiato per cacca di uccello, invece sono licheni. |
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questo è l'ambiente di Tintoreras |
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Ed ecco le tintoreras
Questi piccoli squali, tiburón de arrecife de punta blanca (Triaenodon obesus), in genere non supera un metro e mezzo di lunghezza. Sono comunissimi e non mordono (si spera!). Durante le nostre nuotate con maschera e pinne ne abbiamo incontrati molti, spesso addormentati nelle grotte. |
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particolarmente suggestivo è stato un passaggio a nuoto in uno stretto corridoio tra le rocce, dove gli squali erano numerosissimi.
In realtà qualche morso c'è stato, ma sembra che si sia trattato di subacquei stupidi che li avevano stuzzicati o di pescatori subacquei che portavano i pesci appena catturati.
Qui facendo il bagno abbiamo anche incontrato foche e pinguini che ci sguazzavano intorno... peccato non avere una macchinetta fotografica subacquea |
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Qui ci sono due specie di fregata, fregata magnifica, Fregata magnificens e fregata comune Fregata minor.
La cosa buffa è che la Fregata minor ha come nome comune "fregata maggiore" ed ha più o meno le stesse dimensioni dell'altra.
Misteri della zoologia |
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la passeggiata su queste rocce ci ha regalato incontri interessanti |
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Le iguane marine non sono proprio animali "carini" |
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anche se la testa bitorzoluta invita a una carezza |
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tra di loro forse si piacciono |
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l'otaria è disgustata da questi lucertoloni |
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chissà che cosa sta dicendo |
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eccomi, vengo a farmi fare un ritratto |
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sorrida! |
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I granchi (Grapsus grapsus) sono gli animali più belli delle Galapagos |
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I fondali, sia nel porto di Isabela che nei due porti di Santa Cruz, sono molto bassi e soltanto la barche più piccole o le chiatte possono arrivare alla banchina.
Le merci quindi vengono scaricate con una chiatta... |
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... per i passeggeri invece si usano delle barchette a motore |
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che fanno la spola tra le barche più grandi... |
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...e la banchina. Il porto di Puerto Villamil è tutto qui. |
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Ci trasferiamo all'isola di Santa Cruz.
Qui la cittadina, Puerto Ayora, è più grande e l'isola è più abitata che non Isabela.
Questa è una sterna, Anous stolidus galapagensis, che ci aspetta al porto |
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mentre un airone azzurro, Ardea herodias, gira tra le mangrovie |
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Escursione all'isola Seymour Nord; si attraversa tutta Santa Cruz da sud a nord in auto, fino all'imbarcadero da cui parte anche "el barco" per andare a Baltra, dove c'è l'aeroporto. Costeggiamo in barca tutta Baltra fino a raggiungere la nostra meta.
Una femmina di fregata, probabilmente fregata reale.
Le fregate sono volatori meravigliosi, con un rapporto superficie alare-peso vantaggiosissimo e possono passare giorni interi senza mai posarsi |
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Un maschio adulto di fregata |
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e un giovane |
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L'isola Seymour nord è piena di sule, oltre che di fregate e di iguane |
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Un neonato di fregata |
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sembra un personaggio dei fumetti |
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Gli esemplari giovani della fregata magnifica hanno penne della testa bianche, |
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mentre quelli della fregata comune le hanno marrone chiaro |
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Spesso si vedono delle fregate a terra con le ali distese, sembra che lo facciano per spidocchiarsi |
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Vista così ha un'aspetto imponente da dinosauro, ma in realtà non sono più lunghe di un metro - un metro e mezzo |
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Questa iguana ha un'aria sveglia |
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... quasi |
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e questa è particolarmente vispa, visto che si solleva per mangiucchiare un cactus con aria sorniona.
In genere sono molto più pigre e aspettano pazientemente che un frutto di cactus gli cada davanti alla bocca |
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il maschio, appollaiato sul suo nido gonfia il gozzo vistosissimo. Serve sia come richiamo sessuale (che ci vedranno le donne?) sia come cassa di risonanza per i suoi versi |
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il paesaggio dell'isola non è particolarmente ameno |
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una sula in mezzo alla sua cacca |
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Durante il corteggiamento il maschio, vanitoso, esibisce le sue belle zampe colorate. Un colore intenso sembra che sia segno di buono stato di salute e di buona alimentazione, quindi dovrebbe essere garanzia di un maschio di buona qualità. Le femmine scelgono i maschi in base alle loro belle zampe blu.
Questo si sente il Rodolfo Valentino delle Sule.
Anche la coda tenuta rialzata fa parte dell'esibizione. |
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la femmina esprime la sua approvazione allungando il collo ed emettendo un verso gorgogliante |
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mentre lui la becchetta amorevolmente (o la spidocchia?) |
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Il maschio, sempre esibendo le sue belle zampe, avanza con aria truce di conquistatore. |
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non si capisce se guarda la sua ragazza |
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o se si contempla i piedoni |
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lo sguardo un po' da pazzo |
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conclude la parata agitando in modo scomposto le ali spiegate |
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le sule non costruiscono un nido e depongono le uova sul terreno |
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durante la cova la femmina tiene le uova sui piedi che, essendo molto irrorati di sangue, le tengono ben calde |
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Questa dovrebbe essere una femmina di fregata comune, visto il petto bianco. Nella fregata magnifica la femmina mostra un disegno scuro a V che scende dal collo sul petto |
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Un maschio col suo sacco un po' raggrinzito |
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Questo invece lo ha gonfiato proprio bene |
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ecco le spiaggie affollate delle Galapagos.
L'isolotto che si vede è Daphne menor |
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Un piccolo comincia a mettere le prime piume colorate sul dorso |
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con grande gioia della mamma che si ritrova le piume anche negli occhi |
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stanco dell'esibizione, che forse gli leva il fiato, sgonfia un po' il gozzo |
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otaria passata a miglior vita
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visto così sembra un pollastro esibizionista |
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Un piccolo di otaria |
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che si atteggia a potente maschio adulto |
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una giovane fregata che invece non diverrà mai adulta |
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Lucertola della lava (Microlophus indefatigabilis o abemariensis?). Alcuni zoologi considerano le lucertole delle diverse isole come sottospecie della Microlophus abemariensis, altri invece considerano per ogni isola una specie diversa, quindi questa, dell'isola Santa Cruz (Indefatigable) dovrebbe essere Microlophus indefatigabilis |
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guarda che belle uova! |
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credo che abbiano avuto una discussione e ora fanno i sostenuti |
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lei cerca di aprire le trattative e lui fa il sostenuto (ma sta per cedere, fa già vedere i piedi!) |
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Trasporto del materiale per mettere su casa |
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oltre che i cactus le iguane mangiano foglie |
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con molto piacere |
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sembrano pinne, invece sono le scapole di un'otaria |
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Le iguane terrestri spesso salgono sugli arbusti per raggiungere le foglie che brucano con entusiasmo |
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anche se poi di foglie qui non ce ne sono tantissime |
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una bella poppata è meglio, anche se ci sono un po' di mosche |
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mamma, ma il biberon è vuoto! |
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Le rocce, nere e scabrose sono piene di iguane altrettanto nere |
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e scabrose |
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Chi si ricorda il caro vecchio Godzilla?

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purtroppo l'affollamento sulle spiagge è proprio fastidioso.
Anche qui facciamo un bel giro con maschera e pinne |
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un bagnante altezzoso |
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i resti di una vecchia barca insabbiata |
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Una coppia di sule in volo |
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il solito esibizionista. Forse se si facesse una plastica al naso.... |
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Escursione all'isola Plaza Sur, vicino alla costa occidentale di Santa Cruz.
Per quest'ultimo giorno alle Galapagos non avevamo prenotato nessuna escursione, quindi abbiamo provveduto all'ultimo momento, rivolgendoci prima telefonicamente alla proprietaria dell'albergo Galapagos Hotel dove alloggiamo, proponendo Plaza Sur come destinazione. Ci propone un prezzo che stiamo per accettare, quando la signora alla reception dell'albergo, cha ha sentito tutto, ci propone la stessa gita a un prezzo inferiore del 30%.... concorrenza in famiglia!
Queste gite sono molto ben organizzate: barca comoda e spaziosa, maschere e pinne, guida naturalistica ufficiale del parco competente e gentile e ottimo pranzo a bordo. |
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un piccolo di otaria |
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che si stiracchia e fa il grande maschio capo harem |
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questa raccoglie una grossa patella per giocare |
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fammi giocare anche a me con la patella! |
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la patella è mia e ci gioco io! |
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che bella! |
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i granchi sono molto più seri
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una discussione animata |
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un po' perplessa si tiene a distanza |
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fanno una bella vita, mi sembra: giocare, riposare, mangiare. Questa ora deve decidere che cosa fare. |
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Questi cactus sono l'alimento principale per le iguane e per questo motivo sono in atto rimboschimenti per aiutare la sopravvivenza dei rettili. |
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Comunque qui mi sembra che non ne manchino. |
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Questa erbetta succulenta, Sesuvium edmondstonii, è un parente del fico degli ottentotti, il mesembriantemo che infesta le nostre coste |
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In questa isola di Plaza Sur, e solo qui, si verificano delle ibridazioni tra maschio di iguana marina e femmina di terrestre.
Gli ibridi sono sterili ma sembra che abbiano delle caratteristiche più vantaggiose delle sue specie genitrici e riescano a nutrirsi sia in mare sia a terra, tra l'altro arrampicandosi sui cactus meglio delle iguane terrestri grazie alle unghie potenti come quelle delle iguane marine.
Questa non è un ibrido, ma una normale femmina di iguana terrestre
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Un fringuello di Darwin (Geospizinae) |
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chissà, forse è il fringuello dei cactus (Geospiza scandens) |
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mi sembra che qui le iguane di terra siano più scure che altrove. |
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Queste aspettano pazientemente all'ombra che un fico d'india gli cada in bocca. In questa zona ogni cactus ospita qualche iguana |
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aspetta che cada il fico d'india |
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poi corre |
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Stremata dalla troppa attività |
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Un piccolo di iguana mimetizzato tra le spine di un cactus |
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credo che quella cosa che si vede al centro della testa, dietro gli occhi,come una squama circolare con un anello e un punto chiari, sia il terzo occhio, l'occhio pineale o organo parietale.
Non serve per vedere ma per percepire i ritmi circadiali di illuminazione e trasmettere l'informazione all'epifisi o ghiandola pineale, che a sua volta produce la metatonina, regolando una serie di funzioni dell'organismo, tra cui i ritmi sonno-veglia e le funzioni riproduttive.
Secondo Cartesio la ghiandola pineale era sede dell'anima: l'iguana ha l'anima? |
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Opuntia echios, il cibo preferito dalle iguane |
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Sembra un abbraccio amichevole, invece cerca di rubare il boccone |
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un altro fringuello, sarà un'altra specie? |
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Il Sesuvium assume una colorazione ruggine molto scenografica
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Ancora uno dei famosi fringuelli di Darwin |
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Questo potrebbe essere un giovane esemplare di ibrido tra le due specie di iguana. |
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Fetonte becco rosso (Phaethon aethereus), uno degli uccelli più eleganti |
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Bel contrasto tra il rosso ruggine del Sesuvium e il celeste del mare |
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Due gabbiani a coda di rondine Creagrus furcatus nascosti sotto un cespuglio in attesa della sera. E' l'unico gabbiano notturno, forse per questo ha gli occhi rossi |
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Questa otaria non vede l'ora di andare a dormire |
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Chissà che cosa sta guardando in cielo |
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anche lui guarda la stessa cosa? |
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Dopo l'ambiente riarso dell'isola questa scena familiare di bagnanti dà un senso di freschezza |
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Lungo la costa di Santa Cruz facciamo anche un bellissimo giro con maschera e pinne, il migliore di quelli fatti in questi giorni. Acqua limpida, tantissimi pesci colorati, molti squali (di quelli buoni!) |
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Rientrando incrociamo un branco di balene |
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Nel pomeriggio andiamo a vedere una fattoria nell'interno che ospita numerose tartarughe |
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infangate |
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e dall'aria odiosa |
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sembra ET, l'extraterreste, personaggio altrettanto antipatico. |
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ci sono dei tunnel di lava in parte percorribili.
Questo col cappellino è il tassista che ci ha portato dal paese sino alla fattoria e poi ci riporterà indietro, parlando ininterrottamente di tutto e di altro. |
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I tunnel non sono particolarmente suggestivi |
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nella parte alta dell'isola la vegetazione è rigogliosa grazie all'umidità portata dalla nebbia che spesso copre le alture e alla fertilità del terreno vulcanico.In queste zone di Santa Cruz diverse aziende si dedicano alla coltivazione e all'allevamento del bestiame (c'e anche un caseificio) |
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Le tartarughe approfittano dell'erbetta fresca |
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per un'ultima corsa al sole |
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e uno spuntino |
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questa sembra un po' più vispa |
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Tramonto da Santa Cruz |
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In paese c'è un mercatino di pesce, dove gli scarti vengono gettati in terra, attirando clienti come questo piccolo airone, Garza de Lava (Butorides Sundevalli) e spesso anche pellicani |
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Il viaggio è finito, siamo in attesa dell'aereo che ci riporterà sul continente a prendere il volo per l'Italia.
In aereoporto incontriamo la fatina dai capelli turchini!
Chissà se ha soltanto vestiti turchini o se va dal parrucchiere ogni volta che si cambia. |