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12 giugno
Il trasferimento in autobus da Lencois a Salvador è ottimo, i sedili sono migliori di quelli degli aerei e c'è una buona toilette. Partenza poco prima di mezzanotte e arrivo puntuale alle  5,30 con sosta a metà strada per gabinetti.

All'arrivo a Salvador ci attende Cristina con l'autista e subito partiamo per Cachoeira, con una breve fermata per colazione.

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Sosta a Santo Amaro per vedere il bel mercato.

Tanta frutta e verdura, pereroncini di ogni tpo e colore

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Granchi di due tipi: questi con due chele li pescano sul fondo del fiume, infatti sono sporchi di fango

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e questi con una sola chela sono quelli delle mangrovie.

I sacchetti accanto sono pieni di ostriche di fiume sgusciate.

Il fiume Paraguaçu è pieno di pesce, di granchi, di cozze e di ostriche e la pesca rappresenta una risorsa importante

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pesce secco di ogni specie

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a mucchi e a mazzetti

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Il banco di un venditore di tabacco

 

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con i suoi rotoli simili a grosse funi. Prepara anche profumi e lozioni a base di tabacco e altro e ci irrora con i suoi prodotti

Compriamo tisane calmanti, per dormire meglio, a base di foglie di arancio di sierra (che non so che cosa sia), capim santo (citronella, Cymbopogon citratus) camomilla, ed erba cedrina.

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venditore di cotiche

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carni varie

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trippe

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Un mucchio di anacardi

 

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Arrivo a Cachoeira e subito in barchetta a motore lungo il fiume Paraguaçu per raggiungere il villaggio di Coqueiros.

Appena partiti da Cachoeira avvistiamo su un isolotto del fiume un albero ricoperto di cose bianche, che da lontano avevo preso per grossi fiori

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invece si tratta di una numerosa colonia di aironi guardabuoi (Bubulcus)

 

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piena di nidi

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pieni di piccoli

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di diverse età

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i pulcini non sono particolarmente attraenti, ma certamente la loro mamma ne è molto fiera

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Gli abitanti della zona lungo le rive del Paraguaçu si dedicano alla pesca, soprattutto di granchi e ostriche.

 

Questo con la rete credo che peschi pesci

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Le mangrovie lungo il fiume brulicano di granchi

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Molto ricercate sono le ostriche.

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Per le ostriche, le cozze e i granchi di fondo vanno con la canoa e si immergono in acqua poco fonda per cercare, credo a tatto considerando l'acqua torbida, le loro prede.

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Arriviamo a Coqueiros: è un piccolo villaggio dove gli uomini si dedicano alla pesca, mentre le donne producono stoviglie di terracotta utilizzando l'antica tecnica degli indios

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sbarchiamo sulla riva fangosa

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un minuscolo granchio con aria bellicosa ci aspetta nel fango sulla riva

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Visita alla signora Antonia che fa vasi e ciotole. Comprano la argilla e la mettono sulla strada in modo che le macchine ci passino sopra tritandola ben bene, poi la setacciano e infine la impastano con acqua al momento dell'uso.

 

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alcuni esempi di prodotti finiti in attesa di cottura

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La signora Antonia al lavoro: I vasi sono fatti aggiungendo uno sopra l'altro dei grossi spaghettoni di argilla che formano le pareti che man mano crescono, e poi  le lisciano con le mani bagnate o con un legno sagomato, il tutto facendo ruotare a mano una base girevole .

un filmato del lavoro della signora

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Paola con aria compunta si cimenta nell'arte del vasaio, con risultati accettabili (poi migliorati e resi presentabili dalle mani esperte della maestra).

Poi la signora Antonia ci ospita a pranzo (le abbiamo comprato qualche vaso) offrendoci tra l'altro le ostriche del fiume, che non ci sono sembrate molto saporite (niente a che vedere con le ostriche di mare).

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un pescatore parte per la sua battuta

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pescatori al lavoro

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due barche tornano dalla pesca.

Le barche sono fatte di un tronco unico scavato

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ci mostra fiero la sua preda, una razza di fiume

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ripassiamo davanti all'albero degli aironi

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con la sua folla di inquilini

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e i nidi con pulcini spennacchiati

In genere sono completamente bianchi, ma durante la stagione riproduttiva hanno delle piume arancioni sulla testa, sul dorso e altrove.

La specie è originaria del vecchio mondo ma nell'ultimo secolo si è ampiamente espansa, diventando molto comune anche in America.

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Sembra che ci sia una precisa territorialità:

 

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Sull'albero gli aironi guardabuoi, su questa lingua di sabbia ai piedi dell'albero gli aironi bianchi e le egrette....

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e un po' oltre i cormorani

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Torniamo a Cachoeira, una delle più antiche e importanti città coloniali del Brasile, addobbata in vista della festa di San Giovanni

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Le feste di Giugno sono molto importanti e vanno dal giorno di San Giovanni, il 23 giugno, fino a San Pietro e Paolo, il 29 giugno. Ma già molti giorni prima iniziano i preparativi.

 

Sistemazione nella Boutique Guest House Identidade Brasil che secondo il nostro programma dovrebbe essere eccellente.

In realtà ci sembra un posto strano e assai mediocre, ma essendo tipi ottimisti lasciamo i bagagli e poi andiamo a spasso per la città e poi a cena.

 

 

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un convento annesso alla chiesa da Ordem Terceira do Carmo

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nella chiesa accanto al convento troviamo deliziosi angioletti obesi e col triplo mento. Evidentemente le ambrosie del paradiso sono ipercaloriche, come c'è da attendersi se devono alimentare gli angeli, il cui volo deve avere costi energetici altissimi. Questi angioletti sono sedentari e quindi ingrassano.

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Questo edificio, la Casa da Camara e Cadeia è il municipio della città e un tempo carcere, oggi ospita una mostra sulla indipendenza

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monumenti al caboclo

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che pare che si siano distinti nelle guerre di indipendenza

questo signore indio, come San Siorgio schiaccia col piede il drago che immagino rappresenti l'oppressore colonialista

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La città è divisa dal fiume in due nuclei distinti, Cachoeira e Sao Felix, collegati da un ponte.

cena gradevole, io ordino pescetti di fiume fritti, sono buoni ma chiaramente si tratta di pescetti secchi, per questo risultano particolarmente croccanti, direi coriacei.

Andiamo in albergo per la notte e, giudicando meglio, le perplessità iniziali erano giustificate, anzi eravamo ottimisti: il posto è schifoso, sporco, muri macchiati e sgrugnati, la porta del bagno è repellente, ci sono scarafaggi sia nel pavimento che nel letto! La porta della camera è una porta di vetro e se non sbarri le persiane sei esposto alla vista dei passanti, ma soprattutto è preoccupante il fatto che nell'albergo non c'è nessuno: la signorina che ci ha ricevuto ci ha consegnato le chiavi e poi è sparita. La padrona si presenta solo a tarda sera e, alle nostre rimostranze sulla stanza è stupita e dice che è la prima volta che riceve lamentele.