19 giugno
Notte a Broome fresca e silenziosissima.
Colazione a buffet, rifacendosi della cena scarsa, poi partenza per Capo Leveque. Pochi km asfaltati, poi circa 80 di sterrata sabbiosa, un po’ ottima, un po’ molto ondulata e ultimi km di sabbia dove ci sono lavori in corso, poi 120 km asfaltati. Il tutto molto noioso.

Itinerario in blu sulla cartina

 

 

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A circa 120 km da Broome facciamo una deviazione per Beagle Bay, famosa per la chiesa con l'altare decorato di madreperla.

Beagle Bay è stata così battezzata dal capitano John Clements Wickham, che nel 1838, esplorò queste coste, al comando della HMS Beagle (la nave su cui era stato imbarcato Darwin nel viaggio svolto tra il 1831 e il 1836, quando Wickham era il primo ufficiale).

Wickham fu fortunato, essendo morto nel suo letto: il primo comandante del Beagle, Stokes, si suicidò, come anche FitzRoy, comandante al tempo di Darwin.

 

 

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Questa è una delle regioni perlifere più importanti del mondo e la madreperla delle decorazioni è quella delle ostriche perlifere.

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queste sono le ostriche, che sono grandissime. Qui vicino c'è un importante centro di produzione di perle che poi andremo a visitare

A Beagle Bay, alla fine del XIX secolo venne fondata una missione cattolica da missionari Pallottini.

Con lo scoppio della prima guerra mondiale tutti i tedeschi residenti in questa parte dell'Australia vennero internati a Beagle Bay e decisero di dedicarsi alla costruzione di una chiesa in muratura. Per la struttura si ispirarono ad una chiesa parrocchiale di campagna del loro paese, mentre le decorazioni in madreperla sono opera della comunità aborigena.

 

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Le decorazioni con la madreperla possono non piacere, ma il quadro è notevole, soprattutto per il Cristo deposto che risulta un po' rigido.

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L'esterno della chiesa

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Intorno saltellano dei bei corvi con la faccia un po' da pazzi, questo è il corvo piccolo australiano (Corvus mellori)

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e anche molti pappagalli. E' la Corella occidentale,  (Cacatua pastinator). Chissà perche è tutta lurida, in genere gli uccelli sono puliti. Mi sembra che abbia una espressione maligna.

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La facciata della chiesa.

 



 

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Dopo la visita a Beagle Bay proseguiamo per cira 80 km per raggiungere Lombadina, un'altra comunità aborigena vicina al mare. Gli aborigeni di questa regione sono della tribu Bardi

E' necessario chiedere alla comunità il permesso di ingresso nell'area aborigena, quindi andiamo all'ufficio apposito dove veniamo ricevuti da una signorina bellissima e gentilissima, probabilmente aborigena per metà.

Facciamo una passeggiata su sabbia cedevole per andare a vedere un mare, qui un po' deludente.

 

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Lombadina è famosa per la sua bella chiesa, costruita in legno e con un bellissimo tetto

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La croce è davvero molto bella, soprattutto è senza tristi crocefissi.

Lombadina è sorta come una missione cattolica e venne utilizzata come centro di raccolta dei bambini che il governo australiano sottraeva alle famiglie aborigene, perchè non venissero esposti agli effetti nefandi dell'educazione tradizionale. Si trattava sia di bambini aborigeni che di figli di donne aborigene e uomini bianchi.

Questa pagina vergognosa della storia australiana preseguì per oltre un secolo, fino al 1969 e forse anche oltre.

 

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Una enorme conchiglia per acquasantiera, finalmente diversa dalle solite Tridacne

 

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l'esterno della chiesa

Il nome Lombadina deriva probabilmente da una parola aborigena "Lollmardinard" anche se ho trovato una etimologia improbabile riferita a Lombardina, un misterioso paese vicino a Milano,

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Lasciata Lombadina dobbiamo percorrere l'ultima decina di km su una strada di sabbia fonda e un po' fastidiosa, per raggiungere finalmente la nostra meta: Kooljaman.

Alla rerception ci dicono che il nostro bungalow non è ancora pronto, quindi nella attesa andiamo a fare una passeggiata sulla spiaggia

Lungo il sentiero che porta verso il mare troviamo dei bei fiori simili al convolvolo

 

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o questi coloratissimi della famiglia del pisello. Forse si tratta di una Clitoria

Secondo le guide Kooljaman è un centro turistico di cui gli aborigeni Bardi sono proprietari e gestori. Noi in realtà di aborigeni ne abbiamo visto uno solo e tutta la gestione è in mano a bianchi

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Kooljaman si trova più o meno all'estremità di uno dei promontori più settentrionali della penisola Dampier.

Il posto è bellissimo, con le rocce rosse e la sabbia bianca.

Secondo i gestori il mare a sinistra della punta (dove siamo adesso) non è balneabile a causa degli squali, a destra invece si può tranquillamente fare il bagno. Devono essere squali molto disciplinati.

Bella passeggiata sulla spiaggia di sinistra, (senza fare il bagno).

 

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le rocce hanno forme

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e colori splendidi

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Sembra proprio una faccia

 

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Dopo la passeggiata sulla spiaggia andiamo a prendere possesso del nostro capanno.

E' un bungalow isolato nella macchia, a poche decine di metri dal mare. Posto straordinario e molto confortevole.

Ci cambiamo, lasciamo i bagagli e poi al mare per un bel bagno (sul lato destro del promontorio, quello senza squali). Poi una bella passeggiata sulla spiaggia.

 

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anche qui la gente è pochissima

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quello è il promontorio che secondo il gestore divide l'area bagnanti da quella squali!

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Sulla spiaggia troviamo un bel pesce ancora vivo. Invece di invitarlo a cena, in un impeto umanitario lo ributto in acqua.

 

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Avremmo fatto meglio a prendere il pesce, perchè oggi il ristorante non funziona (c’è una comitiva che fa una festa), ma c’è un servizio di takeaway e ordiniamo la cena, che poi alle 18,30 andremo a ritirare. Il capanno è attrezzato con fornello a gas all’aperto, adatto anche per barbecue. Ottimi servizi. Al tramonto si fanno vivi dei moscerini mordaci, ma poi spariscono. Comunque per la notte sono disponibili zampirone e zanzariera, che però non utilizziamo. Come a Emma Gorge qui non esistono chiavi delle porte.

Nel water trovo due ranocchie verdi, una più grande e una più piccola, le faccio sloggiare. Forse biisogna ricordarsi di chiudere la tavoletta e di controllare prima di usare il water.

Tra l’ altro in  bagno non funziona la luce, così è più emozionante

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.

 

Ora le rane nel water sono 4, evidentemente vengono dallo scarico! (qui se ne vedono tre, la quarta si è nascosta quando ho sollevato la tavoletta).

 

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andiamo a vedere il tramonto sul mare vicino al nostro capanno

 

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colori splendidi e spiaggia deserta

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i colori si attenuano

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e poi arriva l'ombra

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Cena ottima takeaway a base di pesce fritto e patatine. Un bel geko passeggia sulla finestra del bagno.

le nostre rane frequentano anche gli alberi

 

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ha l'aria molto soddisfatta e un po'sorniona.

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20 giugno
Notte fresca e silenziosissima. Andiamo a vedere il mare in attesa di fare colazione.

Questa è la spiaggia che avevamo visto ieri, al momento dell'arrivo, con tutti i suoi colori sgargianti

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il sole si alza e tutto riprende colore.

Abbiamo prenotato un giro in fuoristrada, con una guida aborigena.

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Dopo colazione, ci danno un abbondante cestino pranzo e alle 9 circa partiamo per il giro con Brian Lee, aborigeno barbuto, bellissimo tipo, molto bravo e simpatico.

Ognuno guida la sua auto, Brian con il suo cane Daisy, noi e altre 3 auto con 3 coppie di australiani. Prima di partire Brian ci fa sgonfiare un po' le gomme par andare meglio sulla sabbia.


 

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Sosta sulla duna per vedere le orme di animali. Queste sono le tracce del lavoro di un serpentello, o meglio un orbettino, scavatore microscopico. Sulla sabbia si vedono queste figure formarsi e allungarsi, l'animale sta sotto!

Lo si può catturare seguendo la traccia del suo scavo dalla superficie e rapidamente prendere una manciata con sabbia e animaletto. Ci sono riuscito ma lui è scappato via dalla mia mano velocissimo. Riprovo e lui scappa di nuovo prima di poter fargli una foto.

questo è l'ambiente del nostro giro

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vedo anche i coni-trappola della formica leone e riesco a prenderne una. E' la larva di un insetto neurottero, l'adulto assomiglia un po' alle libellule.

La larva scava nella sabbia asciutta una piccola fossa conica, con le pareti molto ripide, al limite dalla stabilità, e si nasconde in un buco sul fondo, con le mandibole aperte in attesa. Quando una formica, o altro insetto, si avventura nello scavo la sabbia frana e trascina la preda verso il fondo, in bocca al cacciatore.

Mi sembra che ci sia anche una scena in un film di Guerre Stellari, con un mostro simile ma ingigantito.

 

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con la bassa marea si scoprono mervigliose spiagge bianchissime

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e rocce affioranti che andremo a esplorare

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con questo guscio di lumachina si fa un ottimo fischietto

 

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riesco a fischiare anche io!

 

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Daisy corre eccitata lungo la spiaggia

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le rocce sono piene di vita.

Questi credo che siano Chiton, dei molluschi corazzati, che hanno preso possesso di gusci di conchiglie

 

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spugne colorate

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una piccola tridacna

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altre spugne

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Sosta per pescare sul mare aperto. Brian prende subito un pesce serpentiforme con lungo becco dentato, lungo circa 50 cm ma lo lascia andare perché dice che è troppo spinoso.

 

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Poi prende un bel pesce. Vediamo anche un piccolo marlin saltare tra le onde.

Due australiani cercano di pescare ma non prendono nulla e perdono le esche artificiali. Durante una seconda sosta peschereccia su un canale di marea Brian prende altri due pesci dello stesso tipo. Due vengono a pranzo con noi, il terzo se lo porta a casa Brian, per mangiarselo in pace.

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Ci fermiamo qui per una passeggiata tra le mangrovie, caccia ai granchi e pranzo

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ora siamo al minimo di marea. I segni sulla sabbia ci fanno capire di quanto salirà.

Giustamente le compagnie che affittano auto non assicurano chi si avventura a guidare sulla spiaggia: non conoscendo le maree si rischia di trovarsi in alto mare

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Daisy guarda il panorama con interesse

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Sulla sabbia corrono granchiolini blu. Ne catturo uno

 

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Mictyris, o granchio soldato. Sulla sabbia ce ne sono a decine, che trafficano intorno alle loro tane

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Questa invece è la Scylla serrata, il grosso granchio delle mangrovie. Brian ne prende due, frugando con un lungo ferro a uncino nelle tane che sono scavate tra le radici delle mangrovie.

 

 

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Visto così non rende l'idea delle sue dimensioni

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Paola lo maneggia con una certa cautela

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Qui le ostriche crescono sugli alberi di mangrovie.

 

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tagliamo qualche pianta e le ostriche sono pronte per essere fatte alla griglia

 

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la cottura delle ostriche, mentre pesci e granchi aspettano il loro turno

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le ostriche sono presto cotte e mangiate (ottime), e ora tocca a loro

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mentre il pesce cuoce la marea comincia a salire
Brian pare soddisfatto dell'andamento della sua cucina

ora sono ben cotti anche i granchi. ce ne spetta un pezzetto a testa, ma sono davvero ottimi

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Brian racconta aneddoti e favole

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ormai l'acqua ha completamente coperto la spiaggia bianca dove brulicavano i granchietti blu

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Ripartiamo verso le 15,30, breve sosta, Brian si precipita in un cespuglio, sembra che catturi qualcosa e poi ci mostra un uccellino verde che in realtà è un fiore a forma di colibrì, dal nettare dolcissimo

Crotalaria cunninghamii, la linfa è usata dagli aborigeni per curare le infezioni degli occhi.

è della famiglia delle fave

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visto così ha un forma meno strana

mentre così sembra proprio un uccellino

E' difficile guidare sulla sabbia, mi insabbio diverse volte perche non riesco a tenere le ruote esattamente sulla traccia della macchina precedente: deve dipendere dalla poca abitudine alla guida con il volante a destra. Alla fine Brian lascia la sua auto a una signora australiana e guida la nostra, liberandola subito dagli insabbiamenti e guida veloce sulla spiaggia come se fosse in autostrada.

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Torniamo al nostro bungalow e scopriamo che non ci sono solo le rane verdi.

C'è anche questa ranocchietta che frequenta la nostra doccia. La ho espulsa dalla porta e dopo pochi minuti è rientrata dalla finestra

 

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è proprio piccola.

Complessivamente è stata una giornata bellissima in posti splendidi.

Cena con gli avanzi del cestino del pranzo, che era troppo abbondante..

 

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21 giugno.


Partenza verso le 8 in direzione di Ardyaloon, la punta estrema nord-orientale della penisola Dampier. Questo è il posto panoramico Round Rock, molto bello, con mare mosso e vento.

 

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la spiaggia è formata di conchiglie e frammenti di corallo

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Lungo la strada del ritorno verso Broome ci fermiamo a Cygnet Bay, dove c'è una fattoria di perle.  Compriamo una perla e due conchiglie perlifere.

 

Poi lungo trasferimento verso Broome.

Come si può vedere la strada è un po' monotona

 

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In vicinanza di Broome facciamo una deviazione verso sud per visitare il Broome Bird Observatory, un'area umida protetta che dovrebbe essere frequentata da molti uccelli.

Una roccia erosa in modo curioso

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questo è l'ambiente dell' osservatorio per gli uccelli

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sembra una spiaggia di sabbia, invece è tutto fango che con l'alta marea viene coperto dall'acqua

 

di uccelli ce ne sono proprio pochi

 

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Un Ibis (Threskiornis moluccus).

credevo che gli uccelli non affondassero nel fango: questo invece si è inzaccherato per bene.

 

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si vergogna e vola via

 

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altre erosioni strane

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qualche airone e qualche gabbiano

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Un airone passeggia nelle pozzanghere di marea

 

credo che si tratti del pacific reef heron, Egretta sacra

 

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una delle piante simbolo dell'Australia, credo che si chiami Grevillea, e dovrebbe essere una Proteacea

A broome spesa in supermercato e visita a due centri commerciali alla ricerca di mutande gialle da regalare al nostro nipotino Giacomo che la ha chieste specificamente. 

Supermercato grandissimo con alimentari di ogni tipo. Perfino formaggio già tagliato a fette di formato adatto ai diversi tipi di crackers.

Grande varietà di formaggi come "mozzarella cheese", "parmesan" è così via.

Sulle confezioni dei formaggi è anche indicato il vino da abbinare. Poi in albergo per relax. Cena con panini

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