Dopo il pernottamento a Kings Creek Station ci dirigiamo verso il parco nazionale di Uluru-Kata Tjuta. Poco più di tre ore di strada asfaltata e deserta.

 

Uluru è il nome politically correct di Ayers Rock. Avendo visto in fotografia mille volte questo spettacolo si rischia si restare delusi ma la realtà supera ogni immaginazione. Poi ti chiedi: ma come farò a salire in cima?

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Arrivati alla base si vede il percorso di salita, ripido ma privo di ogni difficoltà.

I racconti di amici riferivano di nuvole di mosche fastidiosissime e di caldo bestiale.

Noi non abbiamo visto una mosca e la temperatura era piacevolissima: evidentemente abbiamo scelto un periodo adatto.

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Il tratto più ripido della salita è attrezzato con catene. Penso che possano essere utili in discesa per persone fragili di nervi: in effetti una caduta potrebbe avere esiti gravi, visto che sui lati le pendenze sono molto forti. Ci sono state molte vittime in questa escursione, ma quasi tutte a causa di malori. Salendo abbiamo incrociato turisti con ai piedi ciabatte infradito: non c'è da stupirsi se qualcuno si fa male!

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Salendo la bellezza di Uluru si manifesta sempre di più

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gli scorci sono spettacolari

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e arrivando sui pendii sommitali i panorami si fanno bellissimi

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il percorso ora è un continuo sali-scendi

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con scorci straordinari

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arriviamo in cima

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sullo sfondo Kata Tjuta, dove andremo domani

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una aggiustatina alle scarpe prima della discesa. Il percorso è segnato da linee bianche, molto utili nelle ondulazioni finali, dove l'orientamento è difficile.

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scendendo: i pendii mostrano erosioni bellissime

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e infine arriviamo in fondo. Una gita piacevole e non faticosa.

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E' ancora presto quindi ci avviamo subito per fare il giro di Uluru, che sarà ancora più bello della salita.

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Lungo il giro incontriamo diversi uccelli:

Cracticus nigrogularis. Sono tra gli uccelli più comuni e socievoli. Sembrano un po' una via di mezzo tra una gazza e una cornacchia. Vengono chiamati butcher birds, uccelli macellaio, per l'abitudine di agganciare le prede di cui si nutrono, insetti e lucertole, su sterpi o spine, come le nostre averle.

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Ocyphaps lophotes Piccione crestato.

sembra un punk con il gel nei capelli

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La roccia presenta erosioni, credo dovute al vento, sorprendenti

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in alcuni casi le cavità sembrano rivelare pietre di materiale diverso dall'arenaria rossa di Uluru: in realtà si tratta di cacche bianche di qualche uccello!

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gole modellate dall'acqua

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fessure che staccano strati di roccia...

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.. o staccano interi blocchi

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le erosioni disegnano linee parallele nei tratti dove la roccia è più arrendevole

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con la pioggia deve essere uno spettacolo!

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lungo il giro di Uluru si incontrano molti luoghi sacri per gli aborigeni. Alcuni, come questo, sono molto suggestivi

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poi una panchina-capolavoro per una breve sosta

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da lontano Uluru sembra un monolito compatto, in realtà è circondato da ondulazioni accessorie.

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strane erosioni

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fiori di grevillea

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erosioni ancora più strane

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fette di arenaria staccate dal massiccio

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viene da pensare che tutto il massiccio all'interno sia una grande spugna

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Finito il giro ci allontaniamo da Uluru.

Pernotteremo a Julara. Per cena facciamo acquisti in un take away cinese, decisamente buono per essere un take away.

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La mattina successiva ci portiamo a Kata Tjuta, la sorella meno famosa di Ayers Rock, ma non meno bella. La roccia è simile e anche i colori, ma si tratta di molti grandi massi separati da profonde gole.

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Kata Tjuta

Se Uluru è un luogo sacro per gli aborigeni, Kata Tjuta lo è molto di più.

Infatti su Uluru si può salire (gli aborigeni non lo gradiscono, ma solo per il fatto che la salita è pericolosa e loro sarebbero addolorati se qualcuno si fa male o ci lascia le penne), mentre su Kata Tjuta è assolutamente proibito salire. Si possono però fare giri intorno.

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Kata Tjuta

percorrendo le gole le pareti incombenti splendono al sole

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Kata Tjuta

e le ombre nitide creano bei contrasti

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Kata Tjuta

il fondo delle valli è ricco di vegetazione e a distanza si vedono altri gruppi di massi

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Kata Tjuta

scendiamo nella valle

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Kata Tjuta

da qui ci si rende conto di quanto le gole siano strette tra i grandi monoliti

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Kata Tjuta è formata da diversi gruppi di grandi rocce (o meglio diverse emergenze di un grande massiccio di arenaria)

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spesso coperte da un sottile strato di erba

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Kata Tjuta

finito il giro ci allontaniamo..

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.. con molto rimpianto

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Kata Tjuta in lontananza.

In giornata ci imbarcheremo su un volo per Cairns, nel Nord Est.

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