Cervantes, dal nome di una nave naufragata qui. Paese da far west. Questo è il centro del paese e qui sono tutti i negozi! Poi c'è il nostro Motel, un ristorante e il paese è finito.
Alloggiamo al Motel Cervantes Pinnacles, comodo anche se tutti i dettagli sono imbarazzanti: l' aspiratore in bagno parte ansimando e si spegne con un cigolio, i mobili con impellicciatura di plastica sgrugnata. Letti e biancheria sono pero' perfettamente puliti. Cena al Country Club, sede della squadra di football o qualcosa di simile. La sala da pranzo ha residui di banchetto nuziale: veli e fiori. Cena discreta e più economica del solito
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Ci dirigiamo verso nord, seguendo la costa

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Tra fiori stranissimi.

Questi si chiamano Stylidium e hanno una peculiarità. Stami e pistilli sono fusi insieme in una colonna che, a riposo, è ripiegata sotto il piano del fiore (è quella stricia rossa ben visibile nel fiore bianco). Quando un insetto si poggia sul fiore la colonna scatta ripiegandosi in su e colpisce l'insetto, coprendolo di polline. L'insetto viene strodito, ma non ferito. Lo scatto, che avviene in 15 millisecondi, è l'evento più veloce nel mondo vegetale

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Raggiungiamo Jurien Bay. Alla spiaggia un cartello educativo completo di sacchetti per la cacca del cane

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solita spiaggia affollata

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Jurien bay

e bellissimi gabinetti pubblici

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dipinti dai bambini della scuola

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A nord di Jurien Bay una deviazione porta a Sandy Cape, sede di un campeggio estesissimo con rari camper nascosti dalle dune di sabbia bianca e finissima....

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che il vento solleva creando uno velo sfumato

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è una distesa grandissima

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e ondulata da grandi dune che sembrano di neve

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i campeggiatori ci sono ma non si vedono

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sandy cape

pochi cespugli trattengono la sabbia e creano un bel contrasto di colori

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Cerchiamo di raggiungere la punta ma il vento sul crinale è insopportabile per la sabbia che solleva

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Sandy Cape

spinti da una curiosità impellente visitiamo la toilet che, oltre a cartelli di allarme per i serpenti velenosi, espone un bel cartello...

.. se non lo avete mangiato non lo buttate nello scarico...

un bell'insetto variopinto

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Ora siamo nel Parco Nazionale Leseur, celebre per i suoi fiori.

Il forte vento agita i ciuffi di erba argentea

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intercalata a fiori coloratissimi

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fiori dalle forme inconsuete

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All' uscita dal parco Lesueur incontriamo sulla strada sterrata quello che all'inizio scambio per un salsicciotto...

..che però deambula, anche se goffamente.

 

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E' una innocua Tiliqua rugosa, parente della nostra luscengola

Quando mi vede fa la faccia feroce

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più feroce ancora, ferocissima !

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poi, sorridendo soddisfatta per avermi terrorizzato a dovere, si allontana con la sua agilità da wurstel

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verso Cervantes, dove si scatenerà una tempesta di pioggia e vento impressionante.

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sprazzi di sole nel temporale

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Il mattino successivo, lasciamo Cervantes per andare a vedere gli stromatoliti del lago Thetis sotto la pioggia.

Non sono molto belli, ma sono interessanti. Si tratta di strutture create da strati di sedimenti intrappolati da mucillagini secrete da microorganismi.

Stromatoliti fossili sono tra le più antiche testimonianze di vita, risalenti a oltre tre miliardi di anni.

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Torniamo verso i pinnacles con l'idea di un altro giro

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Al parcheggio dei pinnacles ci aspettano canguri bagnati. All'ingresso del parco non troviamo nessuno, quindi secondo le indicazioni cerchiamo di mettere il denaro necessario per i biglietti in una busta appositamente fornita e poi di metterla nella apposita cassetta. Abbiamo però soltanto monetine da pochi centesimi, quindi la busta è troppo gonfia e non entra nella cassetta. Decidiamo quindi di pagare all'uscita.

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Canguri tra le mimose

Troviamo la strada bloccata da enormi pozzanghere la cui profondità non riusciamo a stimare. Quindi saggiamente torniamo indietro e incontriamo un ranger che ci dice che il parco rimarrà chiuso per tre giorni per la troppa pioggia.

Fortuna che non ci siamo avventurati! Saremmo rimasti bloccati per tre giorni nelle pozzanghere.

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Sulla strada per il rientro a Perth

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Un alberello di Banksia. Joseph Banks accompagnò Cook nel suo viaggio con la Endeavour. A lui sono intitolate numerose specie, oltre alla penisola di Banks in Nuova Zelanda.

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Fiori inconsueti

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o addirittura marziani

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poi, verso Dandaragan, ci ritroviamo tra i campi coltivati

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coloratissimi, ma di piante nostrane

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e in questo paesaggio molto inglese rientriamo a Perth, dove si conclude il nostro viaggio australiano.

 

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