Arriviamo a Perth la sera alle 9, ritirata l'auto raggiungiamo l'albergo grazie al navigatore del telefonino (credo che senza navigatore, col buio, ci saremmo persi). Alloggiamo al Sullivan Hotel, a dieci minuti a piedi dal centro.

Il nostro programma prevede una giornata di visita a Perth e Freemantle e poi la partenza verso nord, per vedere la costa, il parco Yanchep, i Pinnacles e la fioritura nei parchi intorno a Cervantes e Jurien Bay. Il tutto con due pernottamenti a Cervantes.

La fioritura di settembre è una della attrattive principali della regione a nord di Perth, sia per l'abbondanza che soprattutto per la varietà.

Ho dedicato quindi una intera sezione ai fiori, sia di questa regione che delle zone visitate in precedenza (vedi la pagina Flowers). In queste pagine di Perth ho inserito pochissimi esempi di fiori per illustrare l'ambiente.

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Uno spartitraffico a Perth.

Marito e moglie neri, bambini bianchi. Sorge qualche sospetto sulla fedeltà della signora.

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Al mattino giro a piedi per Perth, in un centro informazioni prenotiamo il pernottamento a Cervantes.

Il centro di Perth è piccolo e interessante, con grattacieli modernissimi tra cui sono inserite case vecchiotte. Al mattino è deserto, ma quando rientreremo da Freemantle, nel pomeriggio, sarà piacevolmente vivace.

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Perth, il centro commerciale Carillon City

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La zona della stazione ferroviaria: grattacieli e vecchie case

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Visitiamo il Perth Cultural Center con una bella sezione di storia naturale (con tra l'altro strepitose farfalle) e bellissime vetrate naturalistiche. Il centro ospita una bellissima mostra di arte degli indigeni della Terra di Arnhem e una interessante mostra sull' impatto dei bianchi sulla cultura aborigena.

Questa è una vetrata del museo

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La vetrata a maggiore dettaglio

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Poi alla stazione del treno per Freemantle. Treno comodissimo, con avvisi che dovremmo copiare anche noi.

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Il primo impatto con Freemantle è negativo perchè troppo piena di turisti. Poi ti abitui. Edifici vecchiotti graziosi.

Questa è una curiosa esibizione di barattoli. Al primo momento la prendo per un'opera d'arte alternativa, poi capisco che è una pubblicità della Red Bull (visto che c'è una graziosa signorina che offre bevande)

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Giocolieri davanti al mercato di Freemantle. Quello con la bombetta è il giocoliere, gli altri due sono compari che fanno finta di essere incapaci (o forse sono incapaci davvero)

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il mercato di Freemantle

bellissimo mercato coperto che e'un suk occidental-multietnico con negozietti e bancarelle di tutto...

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... da alimentari a vestiti,  friggitorie, scuola di cucina, chincaglierie, giocolieri e altro. Molto divertente.

Poi in giro per negozi per fare regali. Si vendono anche oggetti di arte aborigena di alto livello, a prezzi stratosferici. Proviamo dei didgeridoo ma non siamo capaci di suonarli. Bisogna fare un pernacchio afono prolungato senza mai prendere il fiato.
Troviamo un negozio di alimentari che vale il viaggio: sacchi di caffè e spezie varie, cassetti di ogni possibile tipo di noci. noccioline etc., sacchi di legumi, scatolame multietnico, formaggi e salumi di ogni tipo, pane (pane vero!), pasta italiana di ottime marche, olive di ogni tipo etc. Il tutto a prezzi ottimi. Facciamo la spesa per cena. Poi torniamo al mercato per comprare pomodori e frutta: mele, manghi e annone (Guanàbana).
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Visitiamo il vecchio carcere, in funzione fino a tempi recentissimi, con immagini impressionanti della vita dei carcerati.

Treno per Perth e infine in albergo dopo aver scarpinato circa 8 ore. Cena in camera con pane buono (finalmente), formaggio cheddar affumicato e prosciutto comprati nel negozio di Freemantle e annona comprata al mercato.

A proposito di annone, nelle regioni tropicali dell'australia si sono dedicati con profitto alla coltivazione di molti frutti tropicali, dal mango alle annone e altro.

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Partiamo da Perth al mattino e ci dirigiamo a Nord, puntando al parco Yanchep. Il primo tratto di costa ricorda le peggiori lottizzazioni sulla costa laziale. Poi tutto migliora e Yanchep, anche se molto addomesticato, si visita con piacere.

Canguri ovunque, anche al parcheggio

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del tutto indifferenti ai turisti

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un bel cacatua di Carnaby in posa su un tronco

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una specie di pollastro (è un rallide Porphyrio porphyrio) passeggia nel prato

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su un albero un uccello mellifago (si nutre di nettare) Anthochaera carunculata con bei bargigli rossi

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finalmente i koala

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Avevo sempre pensato ai Koala come animali carini.

Questi mi sembrano o addormentati...

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O profondamente malevoli

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e maligni

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Un cacatua galah (Cacatua roseicapilla) guarda severo i Koala

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oltre che maligni anche pericolosi: guardate che unghie!

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alberi con fiori strani

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o addirittura stranissimi

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come si vede meglio nel dettaglio

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Dopo la visita al parco Yanchep andiamo a nord, verso Lancelin.

E' un tripudio di fiori.

Il colore di base è il giallo

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delle mimose

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con in mezzo fiori di ogni tipo

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fiori gialli tra fiori gialli

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deviazione per Seabird (è il nome di una nave naufragata), luogo di molti naufragi.

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anche il lungomare è fiorito

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Lancelin, anche questo luogo di naufragi

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Lancelin, un porticciolo di pescatori di gamberi e aragoste, ha avuto uno sviluppo turistico soprattutto per il kitesurfing

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Wanagarren natural reserve

Questa regione è famosa per le sue fioriture, straordinarie per abbondanza e varietà di fiori che sembrano creature aliene, come questo fiore zampa di canguro

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o questo giglio frangiato

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questa è una palma tipica della regione, il Balga o Black Boy (Xanthorrhoea preissii)

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Verso i Pinnacles. Spuntano dune di sabbia bianchissima

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ma il colore dominante in questa zona è il giallo

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giallo che contrasta col bianco della sabbia e il blu del mare

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Un Emu ci guarda vezzoso

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sembra che abbia una parrucca sulla schiena

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arriviamo al parco dei Pinnacles: stupefacente!

 

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Si può girare in macchina o a piedi, noi facciamo ambedue i giri.

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Non ostante il fatto che degli europei abbiano percorso questa regione ripetutamente, accompagnati da guide aborigene, la scoperta dei pinnacles è relativamente recente.

E' possibile che le guide abbiano evitato di attraversare quest'area, dal momento che gli aborigeni non amano i pinnacles. che considerano dei fantasmi pietrificati.

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Alcuni di questi monoliti superano i 5 metri di altezza

La formazione dei Pinnacles: Il materiale di partenza è stata sabbia calcarea derivante dalla frammentazione di antiche conchiglie. La pioggia dissolve parte del calcare, percola nella sabbia e, evaporando, cementa granelli di sabbia formando una roccia calcarea.

 

 

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La vegetazione che si sviluppa sulla superficie aiuta il processo acidificandolo con i prodotti della decomposizione, il che accelera la solubilizzazione del calcare e quindi la successiva precipitazione. Inoltre le radici delle piante creano fessure che trattengono anche sabbia di quarzo che viene cementata dal calcare creando una roccia più dura. L'erosione poi asporta la roccia più tenera ed emergono i pinnacoli di materiale più resistente.

 

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I pinnacoli sarebbero quindi in qualche modo il ricordo delle antiche radici.

 

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Una seconda teoria propone che un ruolo importante sia stato giocato da antichi tronchi di alberi seppelliti dalla sabbia che, con lo stesso meccanismo proposto per le radici, avrebbero promosso la formazione di strutture colonnari di roccia restistente all'erosione.

 

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su alcuni pinnacoli sono ben evidenti delle venature che sembrano confermare l'ipotesi delle radici

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ma forse anche quella dei tronchi?

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sono migliaia!

Lasciamo il parco ripromettendoci di tornare domani per vedere i pinnacoli con una luce diversa.

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