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Arriviamo in aereo ad Alice Springs il 20 agosto, ritiriamo una gigantesca Toyota Land Cruiser con cambio automatico che non riesco a far funzionare. Aiutato dalla signorina della Hertz capisco il funzionamento ma mi accorgo che il copri ruota di scorta è pericolante. Lo sistemeranno domattina presto. Poi in albergo, Desert Palm Resort, ottimo. Cena in camera con un ottimo risotto al curry con pollo, cotto al microonde. Fa molto fresco, si dorme con due coperte.
Il nostro giro ci porterà a Glen Helen per la Namatjira Drive, poi per il Mereenie Loop, non asfaltato, fino a Kings Canyon. Quindi per la Luritja road fino ad Uluru-Ayers Rock.
SOTTOLINEATI IN NERO I PERNOTTAMENTI |
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Sistemata la ruota di scorta il 21 mattina partiamo.
Cielo limpidissimo e ambiente suggestivo.
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Tra i pochi alberi, alti eucaliptus dalla corteccia bianchissima.
In questa zona c'è una bella storia sul potere dei luoghi magici degli aborigeni. Le autorità disposero lo spostamento di un mucchio di pietrisco simile a grandine per farne materiale da costruzione. Gli aborigeni avvertirono che quello era un luogo sacro e la rimozione avrebbe provocato terribili grandinate (qui non piove mai). Dopo poco si è scatenato un nubifragio mai visto con una tempesta di grandine, distruzione dei raccolti e scoperchiamento delle case.
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Dal terreno pianeggiante coperto di erba giallo chiaro si solleva una dorsale di colline sormontate da una cresta rocciosa rossa
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La strada trafficatissima che ci porta verso il Namatjira drive
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Prima deviazione verso Simpsons gap.
Peccato! l'acqua era molto invitante, ma è proibito bagnarsi.
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Finalmente troviamo un po' d'acqua, ma non invita a tuffarsi
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questo è il carattere di molte delle gole che vedremo, più o meno imponenti: la parete di roccia rossa è erosa da corsi d'acqua che decorrono da nord a sud tagliando i West MacDonnel Ranges, la catena di rilievi che percorre questa regione e che crea tutti i canyon che visiteremo.
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una mimosa, l'abitante più comune di queste regioni
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la strada che percorriamo, Namatjira drive, è intitolata al famoso artista aborigeno Albert Namatjira, vissuto nella prima metà del'900, che si è ispirato nei suoi quadri ai paesaggi di questa regione.
Personalmente trovo che Namatjira sia troppo occidentalizzato e figurativo, lontano dalla cultura aborigena. Altri artisti aborigeni sono molto più interessanti: disegnano i sogni!
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snelli eucaliptus dal tronco bianco spuntano dalle rocce rosse
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Standley chasm, uno dei canyon più spettacolari
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Standley chasm. quando la luce lo inonda in pieno il canyon è splendido
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Al di fuori delle gole si alternano tratti pianeggianti e modeste colline
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Ellery creek big hole
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l'aria è calda e nulla scoraggia da un bel bagno (anche la guida di lonely planets dice che si può fare). Corro alla macchina, prendo il costume, mi cambio...
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...e mi tuffo. Sono riconoscibile dalle sopracciglia bianche cespugliose. La temperatura è spaventosa, sembra di fare il bagno in un freezer! In pochi secondi i muscoli sono rattrappiti e mi trascino a stento all'asciutto!
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mi riprendo e fotografo questi graziosi piumini
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Serpentine gorge
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la corteccia bianca brilla sul fondo in ombra
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Glen Helen Resort è in un posto bellissimo di fronte a una parete rossa ...
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...e a un corso d'acqua con anatre e cormorani.
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Verso il tramonto facciamo una passeggiata verso la gola Glen Helen Gorge.
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la gola è molto suggestiva
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e le luci del tramonto sono bellissime
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un grosso rapace ci volteggia sulla testa
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L'alloggio è spartano ma ottimo. Ottima cena a base di carne alla brace e buffet di verdure a volontà. Tra il personale c'è una ragazza italiana, cercava lavoro e qui non ci sono problemi per brevi ingaggi, cercano di tutto.
Paola chiacchiera con una signora che abbiamo già incontrato in barca nel Kakadu, la ri-incontriamo qui e la incontreremo ovunque nei prossimi giorni.
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Al mattino verso le 7 facciamo il pieno di gasolio (carissimo, 2 dollari al litro) e compro l'acqua minerale piu` preziosa del mondo, 8 dollari a bottiglia. Richiediamo anche il permesso per percorrere il Mereenie Loop, che è in territorio di aborigeni.
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Il Mereenie loop percorre terreni suggestivi, bellissimi con le luci del mattino
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Deviazione per Red Bank. Al termine di una camminata lungo il letto semiasciutto di un torrente incontriamo un Dingo.
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.. che subito corre via. Ne incontreremo uno al parcheggio dell'auto. Chissà se è lo stesso di prima che è corso a mettersi in posa
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Red Bank
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dalle rocce rosse spunta un eucaliptus biano
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lungo il Meerenie loop.
praticamente non incontriamo nessun abitato e nessuna auto per circa 130 km
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questi sono gli unici abitanti
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la mostruosa toyota Land Cruiser. La macchina ha una potenza impressionante ed è veramente comoda e spaziosa.
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Il Mereenie loop. Per questa strada le agenzie di nolo auto obbligano all'uso di un fuoristrada.
In realtà in questa stagione asciutta qualunque auto sarebbe adatta (certo è che comunque il nostro mostro 4x4 ammortizza bene le ondulazioni!)
Il traffico è preoccupante
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e finalmente arriviamo al Kings Canyon. Faremo un'escursione che sale sul bordo di sinistra, percorre tutta la cresta e rientra per il bordo di destra. Un sentiero scende poi sul letto del torrente
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il percorso è descritto dalla guida come esposto e vertiginoso, si parla di tratti che i meno arditi devono percorrere carponi.
Evidentemente siamo molto arditi, visto che il giro ci è sembrato tranquillo e sicuro, su un ottimo sentiero.
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Si tratta comunque di una gita bellissima
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che percorre un ambiente selvaggio e dai colori stupendi
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pochi fiori risaltano sulle rocce rosse
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il sentiero si insinua in stretti passaggi
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in un sali-scendi di grandi gradoni
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poi si affaccia sullo strapiombo in fondo al quale scorre un torrente
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Nelle zone aperte la vegetazione è stenta
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Le pareti in alcuni punti sono perfettamente lisce e verticali
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L'antico fondo marino con le ondulazioni della sabbia vicino alla riva
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una serie di scalette (queste le percorreremo in salita) permette di passare sul lato opposto del canyon, scavalcando una valle.
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ed eccoci sul bordo opposto
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le scalette che abbiamo percorso in discesa
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Il lato che abbiamo appena percorso, con i suoi strapiombi
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In alcuni punti i due bordi del canyon sono molto ravvicinati
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anche il lato su cui siamo ora ha delle belle pareti lisce
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le sommità sono frammentate in una serie di panettoni rocciosi, sia su un lato...
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.. che sull'altro.
Ci si rende conto che, senza un percorso segnato, qui sarebbe inevitabile perdersi.
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finito il giro a piedi di Kings Canyon ...
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...arriviamo al nostro alloggio a Kings River Station. Le tende sono comode. Qui ceneremo con il piatto più sofisticato previsto dal menu: panino con hamburger e cipolla!
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la traccia di un serpentello che Paola ha quasi calpestato (si vede l'impronta del suo sandalo.
Non so che serpente fosse ma non aveva l'aria cattiva!
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meritato riposo. Domani ci trasferiremo verso Ayers Rock.
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