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Da Salta a Humahuaca, con deviazione da Purmamarca per Salinas Grandes
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10 marzo: Dopo aver pernottato a Salta ci dirigiamo a nord per la strada della Caldera.
Al mattino piove, imbocchiamo strada 9 per La Caldera verso Jujuy. Percorso meraviglioso in foresta tropicale , con alberi coperti di epifite e fiori stupendi-
La strada è tortuosa, piove e c'è nebbia, ma lo spettacolo della foresta è fantastico
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Gli alberi sono coperti di epifite
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Lo spettacolo è stupendo
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la vegetazione è incredibilmente fitta e i versi degli uccelli sono assordanti
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Tarzan per timidezza non si è fatto fotografare
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sui bordi della strada tanti fiori bellissimi
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Dai colori sfacciati
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o delicatissimi
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fiori pelosi
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falene
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Finita la foresta superiamo Jujuy e ci dirigiamo verso Humahuaca.
Questa è l'oasi dove si trova il villaggio di Purmamarca, da cui parte la strada che sale verso la Salina Grande
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La strada sale tra formazioni spettacolose. Questa sembra che sia stata glassata
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e di tutti i colori
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Grandi pareti erose
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La strada, ottima, sale fino a oltre 4000 metri, poi scende leggermente verso la Salina Grande, che ora sbuca dietro le alture
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Lo spettacolo si annuncia notevole
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E non delude le aspettative.
in fondo alla salina tremolano i miraggi
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Le saline sono sfruttate industrialmente
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In alcuni punti affiora il terreno, altrove solo sale
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o acqua e sale
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I mucchi di sale pronti per la confezione in sacchi
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Questo è lo stabilimento con i sacchi pronti
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Gli edifici, compresa la cappella, sono fatti di sale. I blocchi tagliati dal terreno sono a righe bianche e marroni: nella stagione secca il vento accumula polvere e terriccio che precipitano insieme al sale, mentre nelle stagioni con più acqua cristallizza il sale puro
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dettaglio dei mattoni a righe
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Ora l'acqua è abbondante, è sul finire la stagione delle piogge
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il sale affiora sulla superficie
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Parte della salina è percorribile in auto, il riflesso è abbacinante
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Sul terreno affiorano i cristalli di sale
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pedoni salati
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Torniamo verso Purmamarca e poi a nord, per Humahuaca
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fazzoletti di terra fertile nella pietraia
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Vicino a Purmamarca il paesaggio si esibisce con le sue forme complicate, qualcuna con l'aria instabile
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altre più solide
Saliamo fino a Humahuaca, strada bella e panoramica. La quebrada di Humahuaca è bella ma non all’altezza di quella di Cafayate
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e sempre con bei contrasti di colore
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Humahuaca è un'oasi verde circondata da montagne brulle
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Humahuaca non è brutta, ma nulla di particolare ed è infestata da turisti alternativi. Il peggio è vedere i poveri indios con le loro bancarelle e i turisti straccioni che vendono collanine in concorrenza. Riconosci questi turisti, soprattutto le femmine, per gli stracci ma soprattutto per il pallore cadaverico.
Cena da la Casa Vieja, con stufato di lama e patate, buono. Si affacciano tre alternativi, chiedono i prezzi e se ne vanno.
Noi con antipasto di prosciutto di lama, stufato, vino locale, abbiamo speso meno di 10 euro a testa. Qui
Il Cabildo: a mezzogiorno la porta cilindrica verde si apre ed esce una statua di San Franciso Solano benedicente. Ora però sono le sei di pomeriggio.
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La facciata del Cabildo,
Dalla piazza una scalinata sale a un monumento di bruttezza non comune
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Nella chiesa grandi scorte di acqua santa
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Evidentemente temono di restare senza
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Porta di legno di Cardon, tipicamente bucherellato.
I cardones hanno uno scheletro tubulare di legno duro ma bucherellato, che avvolge un interno di midollo morbido.
Qui il legno viene utilizzato ampiamente, sia per infissi sia a scopo ornamentale.
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Anche le porte della chiesa sono in legno di Cardon
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In paese, dei due hotel indicati dalla guida uno è chiuso e l’altro è allo sprofondo. Troviamo Hostal Humahuaca che ha sia camerate che camere doppie con bagno, dignitoso. Un cortiletto con piante di menta profumatissime.
A Humahuaca pernottiamo in questo Hostal, molto modesto ma pulito. La camera si apre su un piccolo patio.
La sera è fresco, si dorme con le coperte
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Al mattino le strade sono deserte |