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Questo magnifico bruco di Orgyia antiqua, un Erebide, frequentava il giardino della mia casa sull'appennino ligure.

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E' una specie dannosa per le piante da frutto

le setole che la ricoprono sono fortemente irritanti per la presenza di ghiandole velenifere

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mangia di tutto

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Il 25 agosto sotto il bracciolo di una sedia di plastica in giardino ho trovato queste uova di farfalla, attaccate a una robusta seta.

Ho pensato di provare ad allevarle e le ho portate a Roma, dove le ho messe in una scatola di plastica coperta di tulle.

Pensando che potesse trattarsi di Orgyia ho messo nella scatola foglie di nocciolo, che sapevo essere gradite.

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Il 27 agosto alcune uova si sono aperte e ne sono usciti dei piccolissimi bruchi pelosi.

Nella foto si vede bene che la seta cui sono fissate le uova contiene numerose lunghe setole

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le setole sono ben visibili qui,e alcune quali hanno l'estremità piumosa tipica delle lunghe setole nere di Orgyia

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per tutto il 27 agosto sono comparsi nuovi bruchi,

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tutti con la piccola macchia azzurra e il bandeggio chiaro-scuro

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qui si notano bene le lunghe setole del bruco di Orgyia.

Quando il bruco si imbozzola per trasformarsi in pupa perde le setole che restano ataccate al bozzolo.

Dopo la metamorfosi la femmina che nasce depone direttamente le uova sui resti del proprio bozzolo

 

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Il 29 agosto, a due giorni dalla nascita, i bruchi hanno divorato foglie di nocciolo, prodotto una quantità di escrementi, ma soprattutto hanno cambiato colore

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è scomparsa la macchia azzurra, sono comparsi colori rosso-gialli

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31 agosto

sulla testa sono apparsi vistosi tubercoli con ciuffi di peli. L'aspetto cominicia ad avvicinarsi a quello del bruco pienamente sviluppato.

la produzione di escrementi è straordinaria

 

come si vede ci sono ancora molte uova non schiuse e che non si schiuderanno in seguito

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e sul dorso due pallini rossi he poi rimarranno nel bruco completamente sviluppato, anche se un po' mimetizzati dalle abbondanti setole

 

 

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1 settembre

quasi ogni giorno aggiungevo foglie fresche e un fazzoletto di cara inumidito per prevenure le disidratazione nel clima caldo di Roma

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1 settembre, alcuni bruchi cominciano ad assumere la morfologia tipica: compaiono i pennelli dorsali, anche se non completamente sviluppati, e iniziano a svilupparsi i lunghi ciuffi di setole piumose

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3 settembre. qui sono molto evidenti le caratteristiche definitive.

I pennelli dorsali ben sviluppati e con il colore definitivo sono ora due

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3 settembre

un bruco dopo la muta

sono visibili le esuvie che ha abbandonato

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alcuni esemplari sono meno sviluppati di altri

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4 settembre

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16 settembre

in alcuni giorni i bruchi hanno raggiunto il pieno sviluppo

 

Il bruco del tutto sviluppato visto di profilo

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e dorsalmente

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16 settembre

le spoglie di una muta

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17 settembre

alcuni cominciano a trasformarsi in pupe

 

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si avvolgono nel bozzolo e perdono gradualmente le setole, che rimangono intessute nella seta

 

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qui la larva che si sta trasformando in pupa è stata privata del bozzolo: ha ancora le zampe e alcuni ciuffi di brevi setole

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e qui nel suo bozzolo

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18 settembre

alcuni esemplari non hanno ancora avviato l'impupamento e continuano a mangiare e a crescere

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18 settembre

pienamente sviluppato, visto di profilo

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una pupa del tutto trasformata

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20 settembre

 

da sinistra i vede l' abbozzo dell'occhio. marrone e subito dopo gli abbozzi delle ali.

i puntini su ogni segmento sono gli spiracoli

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20 settembre

 

non tutti gli esemplari si sono trasformati

oltre a mangiare foglie di nocciolo hanno apprezzato foglie di fragola e di albicocco

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22 settembre

trasformandosi in pupa il bruco perde gradualmente le setole che rimangono intrappolate nella seta del bozzolo

i pennelli dorsali sono gli ultimi a scomparire

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22 settembre

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la pupa nel suo bozzolo

dietro il rametto si intravede la spoglia che ha abbandonato

 

 

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24 settembre

è nato un bel maschietto

 

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24 settembre

E' nata la prima femminuccia

quelle che sembrano orecchie sono ali vestigiali

nel bozzolo si intravedono i resti dell'involucro della pupa

 

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la femmina vista di profilo

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25 settembre

ritratto di famiglia

appena nati si sono accoppiati incestuosamente e la femmina ha cominciato a deporre le uova sul suo stesso bozzolo

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la femmina depone le uova sui resti del bozzolo, che in realtà non abbandona mai.

Il bozzolo contiene le setole del bruco

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26 settembre

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si vedono nell'addome, per trasparenza, le uova in attesa di essere deposte

 

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i resti di una muta

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ancora oggi alcuni esemplari non si sono imbozzolati

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la femmina sta deponendo le uova

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si nota che l'ulimpo uovo deposto è ancora translucido.

forse asciugandosi all'aria diventa bianco

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28 settembre

 

Dalla covata originale In tutto si sono schiuse una dozzina di uova.

 

4 delle larve alla fine di settembre erano ancora allo stadio di bruco mentre una aveva prodotto un maschio, una era morta e le altre avevano prodotto femmine.

Non ho trovato dati sul rapporto numerico tra i sessi in Orgyia antiqua. In altre specie di Orgyia si parla di 50:50. Non so se la differenza che ho osservato sia casuale o determinata da condizioni ambientali