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Misumena vatia. Rezzoaglio, giugno, luglio, Tolfa, Maggio. I ragni granchio sono così chiamati per le zampe ricurve. Il ragno-granchio dei fiori rimane in agguato tra i petali in attesa di insetti volanti. Il ragno si aggrappa in modo stabile mediante gli arti posteriori. Gli arti anteriori, che vengono tenuti in avanti, catturano con uno scatto la preda. Le femmine, grazie alla loro abilità nel cambiare colore, sono perfettamente mimetizzate sia su fiori bianchi che gialli. Il cambiamento di colore, regolato grazie alla vista, è lento e richiede alcuni giorni, essendo necassaria la migrazione di un pigmento dagli strati superficiali a quelli profondi del tegumento. I maschi, più piccoli, copulano con le femmine agli inizi dell’estate, restando per un periodo sull’addome della femmina e appeso sulla parte ventrale durante il processo di copula. Solitamente il bozzolo è nascosto tra le foglie, tenute insieme da seta. I giovani superano il periodo invernale nella lettiera e sviluppano in adulti l’anno successivo. Il cefalotorace ha due strisce scure sulla parte superiore. Il maschio, dalle dimensioni ridotte, ha un cefalotorace marrone scuro come le zampe, mentre la parte posteriore del corpo è giallo con disegni scuri. Etimologia |